Ucraina, Cacciari: "L'Europa fa di tutto per prolungare la guerra. Macron il più criminale di tutti. Meloni si salva"
"Difficili pace e anche cessate il fuoco". Intervista
"La posizione di Meloni è più ragionevole di quella di Macron che si crede un piccolo de Gaulle e crede che la Francia conti in geopolitica"
"Temo che sia presto per parlare di fine del conflitto e forse anche per un cessate il fuoco. Servono garanzie precise da una parte e dall'altra". Il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, intervistato da Affaritaliani, risponde così alla domanda se il probabile vertice a tre tra Trump, Putin e Zelensky possa portare alla pace in Ucraina. "Il timore è quello che un eventuale cessate il fuoco serva per prendere tempo, consolidare le proprie posizioni e riarmarsi. Il presidente Usa dovrà dare garanzie a entrambe le parti che non sarà così. E non è una cosa semplice".
Cacciari poi è durissimo sul ruolo dell'Unione europea: "Non sta dando alcun aiuto affinché la guerra finisca. Anzi, cerca di farla durare ancora e il più a lungo possibile. Prendiamo la Crimea che è non russa ma stra-russa da sempre, di che cosa stiamo a parlare della Crimea ancora?". Il presidente francese Macron è il più intransigente: "Diciamo che è il più criminale di tutti. L'Europa non sta contribuendo in alcun modo per la soluzione del conflitto. E, ad esempio, per le aree dell'Ucraina a maggioranza russofona occorre proporre un modello di forte autonomia come c'è in Alto Adige, dove la maggioranza dei cittadini è di lingua tedesca ma non facciamo la guerra. Ci vuole tanto a capirlo?".
L'ex primo cittadino poi non affonda il colpo contro la premier Meloni, anzi tutt'altro. "Se non altro la presidente del Consiglio fa intendere che Trump sta lavorando per arrivare a un accordo e lo sostiene concretamente. Certamente la posizione di Meloni è decisamente più ragionevole di quella di Macron che si crede un piccolo de Gaulle e crede ancora che la sua Francia conti sul piano geopolitico internazionale. Ma questi personaggi sono ricorrenti nella storia francese, che è il Paese della Rivoluzione. Dovrebbero capire una volta per tutte che la loro epoca è tramontata e che l'Occidente è a guida americana e nient'altro".
Quanto alla proposta di Meloni, condivisa da Trump e da molti leader europei, di una garanzia per la sicurezza dell'Ucraina, in futuro, sul modello dell'articolo 5 della Nato, Cacciari afferma: "L'Ucraina è e sarà libera del decidere del proprio futuro e delle proprie alleanze. Kiev potrà far parte, in una forma o nell'altra, dell'Alleanza Atlantica e nessuno glielo potrà impedire. Anche l'Italia, se volesse, potrebbe uscire dalla Nato. Ovviamente con tutte le conseguenze che poi ci sarebbero. Ma questo delle alleanze future non deve essere oggetto di trattative. Se Putin pone questo tema come condizione sarà un accordo scritto sulla sabbia, stracciato il giorno dopo. Nessuna intesa può limitare la sovranità di uno Stato. La materia della discussione sono i territori contesi, i danni di guerra e chi li paga. Non ci sarà un'altra Yalta, nessuno è potente come quei due (dire tre sarebbe eccessivo) e cioè Roosevelt e Stalin. Serve un accordo in Ucraina su confini e territori altrimenti qualunque altra intesa sarebbe scritta sulla sabbia", conclude l'ex sindaco di Venezia e filosofo.
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