Ucraina, Meloni si chiama fuori dai "volenterosi" bacchettati da Trump. La premier più vicina agli Usa che al trio Parigi-Londra-Berlino
La lettura di Palazzo Chigi sul delicato tema dell'Ucraina
Donald Trump e Giorgia Meloni
Meloni sa che l'Europa non ha la coesione, la forza militare ed economica per sostituirsi agli Usa
Donald Trump stavolta ha alzato la voce. E lo ha ammesso lui stesso. Durante il vertice di ieri tra il presidente Usa, Macron, Merz e Starmer, il tycoon ha detto di aver discusso con i leader di Francia, Gran Bretagna e Germania "con parole piuttosto forti. Penso che abbiamo avuto qualche piccola discussione sulle persone, e vedremo come andrà a finire", ha aggiunto il numero uno della Casa Bianca rivelando che i leader della E3 "vorrebbero che andassimo a un incontro durante il fine settimana in Europa. Prenderemo una decisione in base a ciò che ci diranno. Non vogliamo perdere tempo" ha spiegato senza argomentare, "e abbiamo detto che, prima di andare a un incontro, vogliamo sapere alcune cose". I commenti di Trump giungono in un contesto di crescente frattura con l'Europa descritta come "in decadenza" e "debole" in materia di immigrazione e Ucraina.
Tutto questo pochi giorni dopo la pubblicazione di una nuova strategia di sicurezza nazionale secondo cui il Vecchio Continente rischia di vedere "erosa la propria civiltà". E Giorgia Meloni? Non è stata esclusa dall'E3, cioè dal gruppo dei cosiddetti volenterosi (per qualcuno, ironicamente, volenterosi di non far cessare la guerra in Ucraina) ma ha deciso scientemente la presidente del Consiglio di non accordarsi a Parigi, Londra e Berlino. D'altronde la stessa Meloni ha definito "in parte vere" le affermazioni di Trump sulla decadenza dell'Europa.
Meloni, insieme ad altri Paesi europei minori come la Danimarca, l'Ungheria, la Grecia e la Slovacchia, sta lavorando per soluzioni concrete cercando sì la pace giusta ma senza accodarsi a un'Europa che fin dall'invasione russa dell'Ucraina non ha mai cercato davvero un punto di equilibrio - spiegano da Fratelli d'Italia - ma ha soltanto alzato costante i toni con Mosca. Prima il Vecchio Continente era spalleggiato da 'sleepy Joe Biden' che ha 'regalato' - parole di Trump - 350 miliardi di dollari all'Ucraina che come risultato ha perso il 20% del proprio territorio con gravissime perdite umane.
La presidente del Consiglio non vuole assolutamente apparire agli occhi del tycoon come una leader che si accoda al gruppo di chi sembra spingere per continuare la guerra e non risolvere la situazione modello Gaza in tempi brevi. Sostegno all'Ucraina sì, anche militare, ma Meloni sa che l'Europa non ha la coesione, la forza militare ed economica per sostituirsi agli Usa. E soprattutto la premier ha come obiettivo quello di mettere al centro dell'azione politica di Bruxelles non solo il fianco est ma anche il Mar Mediterraneo come fulcro di stabilità politica per combattere l'immigrazione clandestina e come cuore del commercio che dall'India passi per i Paesi del Golfo Persico e arrivi nel cuore del Mare Nostrum (ecco i motivi del recente viaggio in Bahrein).
La Casa Bianca ha smentito che abbia un piano per staccare l'Italia dall'Unione europea, il modello non è quello della Brexit di Nigel Farage. Ma - come dicono a Londra e a Washington - 'in every rumor, there's always an element of truth' e in questo l'elemento di verità di questo rumor, smentito, è che Trump si aspetta da Roma una posizione ben diversa da quella dei burocrati di Bruxelles, di Macron e Starmer e ultimamente anche di Merz (nonostante la Germania sia meno incline di Francia e Regno Unito alla contrapposizione totale con il Cremlino).
In sostanza l'intesa implicita e dietro le quinte tra il tycoon e la premier è quella di cercare di lavorare per arrivare a un'Unione europea pragmatica, concreta che difenda i propri cittadini senza aspettare lo zio Sam e che lavori davvero per la pace anche e soprattutto in Ucraina. Sapendo che la Russia è una potenza nucleare impressionante e che c'è poco da scherzare. A meno che gli europei non vogliano immolarsi, loro e i loro cittadini, per Zelensky. Linea assurda e incomprensibile per Trump e che anche Meloni condivide.