Unicredit, Orcel rinuncia all'Ops su Banco Bpm? Festa di Salvini e Meloni. Malumore dei Berlusconi
Nell'intreccio del risiko bancario, il Mef sa da che parte stare e andrà avanti su questa strada, malgrado il malcontento di Forza Italia e dei Berlusconi
Unicredit, Orcel rinuncia all'Ops su Banco Bpm? Festa di Salvini e Meloni. Malumore dei Berlusconi
"Non ci dispiacerebbe affatto. Anzi, saremmo solo contenti". Fonti ai massimi livelli della Lega commentano con Affaritaliani.it le ultime dichiarazioni dell’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, il quale ha affermato "forse ritireremo l'offerta per Banco Bpm".
Non è un mistero infatti che il numero uno dell'istituto di Piazza Gae Aulenti contesti il Golden Power del governo, fortemente sostenuto dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti - in totale accordo con il segretario del Carroccio e vicepremier Matteo Salvini - ma condiviso al 100% anche dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
FdI e Lega (anche se il partito della premier è più cauto ma la posizione è sostanzialmente uguale) intendono andare fino in fondo per difendere l'italianità di Banco Bpm, istituto del territorio che si rivolge soprattutto alle piccole e medio imprese e alle partite Iva, di fronte al tentativo di scalata di un colosso come UniCredit il cui principale azionista è (frazionato) formato da investitori internazionali.
Forza Italia, invece, appoggia non Orcel ma il libero mercato e su questa posizione, come ha sottolineato recentemente Marina Berlusconi, anche i figli del Cavaliere che hanno grandi interessi in Europa. Quello di FdI e Lega è una sorta di "sovranismo bancario" su Banco Bpm legato a doppio filo con l'offerta pubblica di scambio di Monte dei Paschi, votata anche da Banco Bpm, su Mediobanca che si contrappone al tentativo dello storico istituto guidato da Enrico Cuccia di acquisire Banca Generali.
Nell'intreccio del risiko bancario il Mef - con l'appoggio di Palazzo Chigi - sa da che parte stare e andrà avanti su questa strada, malgrado il malumore di Forza Italia e dei Berlusconi. Giorgetti sa che ha l'appoggio di Meloni, anche se per motivi istituzionali e ben comprensibili, la premier non si esprime in modo chiaro come i leghisti.
E quindi se davvero Orcel facesse un passo indietro su Banco Bpm, Lega in testa ma che FdI sarebbero solo contenti. Con l'obiettivo più o meno dichiarato di difendere una banca italiana, del territorio e dei piccoli imprenditori e per andare avanti nell'operazione di Mps, di cui il Tesoro detiene l'11,7% del capitale, su Mediobanca.