Zannino (Azione): "Lanceremo presto un Patto Generazionale per l’Italia: un pacchetto di riforme concrete per migliorare la condizione dei giovani"
Zannino: “I giovani non sembrano una priorità per questo governo. Sono stati fatti diversi passi indietro, come l’eliminazione delle esenzioni fiscali sull’acquisto della casa per gli under 36, e pochissimi passi avanti”
Aula parlamento italiano
Zannino (Azione) ad Affaritaliani: “Presto un Patto Generazionale per l’Italia per migliorare la condizione delle giovani generazioni”
Nessuna luce all’orizzonte. Una guerra ormai cronicizzata in Ucraina, un massacro senza sosta a Gaza, e un’Europa sempre più spettatrice. In un contesto internazionale segnato da impotenza politica e crisi umanitarie, serve più che mai prendere posizione. A dirlo è Marco Zannino, membro della Direzione nazionale di Azione e Responsabile nazionale Under 30, che ai microfoni di Affaritaliani indica la strada: “Serve più coraggio, più Europa e più responsabilità. Non possiamo girarci dall’altra parte, né di fronte a Netanyahu né davanti alla fuga silenziosa di migliaia di giovani italiani”.
Azione si è sempre mostrata a favore del sostegno all'Ucraina. Qual è oggi, secondo voi, il ruolo che l’Italia e l’Europa dovrebbero avere in questo conflitto che sembra essersi cronicizzato?
“Aiutare l’Ucraina è un nostro dovere morale rispetto al quale dobbiamo continuare ad essere netti. Una settimana fa un Paese della Nato è stato attaccato dalla Russia, dobbiamo avere la forza di rispondere incrementando la difesa comune. Solo attraverso una difesa europea forte ed indipendente dagli Stati Uniti e una pressione finanziaria costante sulla Russia possiamo sperare di stabilizzare la linea del fronte con una lunga tregua e quindi di raggiungere la pace”.
Sul fronte di Gaza, il dibattito pubblico italiano è molto polarizzato. Qual è la posizione di Azione rispetto alla crisi israelo-palestinese e come si dovrebbe muovere il governo italiano? Condividete le sue posizioni e il suo operato?
“Nonostante una crescente mobilitazione internazionale, gli appelli per fermare Israele sono caduti nel vuoto, anche perché per Netanyahu è sufficiente l’accondiscendenza di Trump. Bisogna essere più incisivi ed imporre sanzioni severe, a partire da quelle individuali contro Ben Gvir e Smotrich. Se l’UE e l’Italia si gireranno dall’altra parte, condivideranno la responsabilità di ulteriori massacri”.
Dopo quasi due anni di governo Meloni, che giudizio dà Azione sull’operato dell’esecutivo, soprattutto in termini di politiche giovanili, diritti e credibilità internazionale?
“Il giudizio sulle politiche giovanili di questo governo non può che essere insufficiente. Sono stati fatti diversi passi indietro, come l’eliminazione delle esenzioni fiscali sull’acquisto della casa per gli under 36, e pochissimi passi avanti. I giovani non sembrano essere una priorità per questo governo. Ed è molto grave perché invece la condizione dei giovani italiani oggi dovrebbe imporci riforme radicali e repentine.
Siamo una generazione che non ha quasi nessun beneficio professionale al termine degli studi -ed è culturalmente molto grave-, che nei primi anni di lavoro -quando lo trova- non riesce ad essere indipendente e che di conseguenza fa sempre meno figli. Non è un caso che i numeri dei giovani che lasciano il nostro paese siano impietosi ed emergenziali”.
Come giudicate il ruolo di Elly Schlein e l’attuale linea del Partito Democratico? Pensate che esista ancora la possibilità di costruire un’alternativa riformista e credibile nel campo del centrosinistra?
“È una linea che preferisce il populismo al pragmatismo, il M5S a noi. Non basta la parola “unità” a tenere in piedi una coalizione che vuole avere ambizioni governative, serve un programma condiviso. E per noi è complicato costruirne uno con chi dice no a nucleare, termovalorizzatori, difesa comune e supporto all’Ucraina e il cui unico modello di governo è quello assistenzialista”.
Quali sono le priorità e i progetti che Azione vuole portare avanti nei prossimi mesi? Qual è il vostro approccio per coinvolgere le nuove generazioni nella politica?
“Lanceremo presto un Patto Generazionale per l’Italia: crescita dei salari, autonomia abitativa, supporto psicologico strutturale, investimenti in formazione e ricerca, mettendo al centro lo sviluppo della persona. Un pacchetto di riforme concrete, fattibili e immediate per migliorare radicalmente la condizione delle giovani generazioni”.