Bitonto, Fondazione 'Giovanni XXIII' polo socio-assistenziale di eccellenza
La Fondazione “Giovanni XXIII” di Bitonto si conferma polo socio-assistenziale di eccellenza in Puglia.
Un impegno solidale e professionale che continua da oltre 150 anni. La Fondazione “Giovanni XXIII” onlus di Bitonto, anche in virtù dei risultati positivi emersi dal bilancio consuntivo e sociale relativo al 2024, si conferma polo socio-assistenziale di eccellenza sull’intero territorio regionale.
La Rsa e il Centro per malati di Alzheimer hanno raggiunto livelli sempre più elevati della qualità dei servizi integrati, con la prospettiva di migliorare ulteriormente i loro standard. La mission è quella di curare e promuovere direttamente o indirettamente l’assistenza socio-sanitaria improntata sullo spirito autentico della solidarietà umana e cristiana, in favore delle persone svantaggiate, in particolare di anziani non autosufficienti e disabili che vengono curati con dedizione e competenza dagli operatori, per poter garantire le migliori condizioni di vivibilità sia sotto il profilo morale che materiale. Anche nel 2024 la Fondazione, coordinata dal direttore generale Nicola Castro, ha ottenuto dalla Regione Puglia il rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio e l’accreditamento istituzionale di tutte le sue strutture.
I proventi della gestione riferita alle rette di ospitalità sono aumentate nel 2024 di circa 205mila euro rispetto all’esercizio predicente, consentendo di fare alcuni investimenti importati sul fronte dei servizi erogati. Nel contempo c’è stato un decremento di circa 52mila euro relativo a oneri e costi.
"La Fondazione ispira tutta la sua attività ai principi della promozione integrale e della centralità dei bisogni della persona, alla quale si conformano le prestazioni e i servizi, umanizzando la cura e l’assistenza nello spirito autentico della solidarietà umana e cristiana", ha sottolineato Giovanni Procacci, presidente della Fondazione “Giovanni XXIII”. "E’ un impegno costante e lungimirante per soddisfare con interventi sempre più articolati, flessibili e personalizzati i bisogni dei nostro ospiti, coniugando efficienza e professionalità nel rispetto della libera scelta e della soggettività degli utenti".
Il bilancio consuntivo del 2024 è stato approvato dall’attuale Consiglio di Amministrazione presieduto dallo stesso Procacci e composto da Andrea Vacca (vicepresidente), Bellisario Carbone, Giuseppe Leonardelli, Crescenzo Rizzi, Mario Emanuele Cervelli e Filippo Rucci. Il placet è arrivato anche dall’assemblea dei soci partecipanti, per una condivisione generale che mette in risalto la capillare organizzazione dell’ente, capace di cogliere i bisogni delle persone avendo un orientamento autentico rispetto alle esigenze delle comunità locali, in modo da costruire un sistema di rete improntato sull’innovazione sociale.
RSA - La Residenza sanitaria assistenziale per non autosufficienti è dotata di 115 posti letto autorizzati (24 sono destinati ai malati di Alzheimer), di cui 106 sono in regime di accreditamento con la Asl di Bari. E’ un centro ultramoderno organizzato in 6 nuclei abitativi, di cui uno è dedicato esclusivamente ai malati del morbo di Alzheimer e demenze correlate allo stadio avanzato-severo della malattia. Qui si registra una lista di attesa di 92 unità, in relazione al tasso di saturazione dei posti che raggiunge il 99,67%. La Rsa che ospita persone con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali è attualmente contrattualizzata con la Asl per 18 posti letto. La lista di attesa è di 9 unità.
Centro diurno - Anche il Centro diurno integrato per non autosufficienti mantiene gli standard qualitativi elevati, con i suoi 30 posti dove sono accolte e seguite quotidianamente (dalle 9 alle 17, dal lunedì al sabato) persone colpite dal morbo di Alzheimer allo stato iniziale della malattia, affette da demenza associata o meno a disturbi del comportamento. Nel 2024 sono state 29 in totale.
Un avamposto sociale molto importante è il Condominio solidale che consente ai residenti in situazione particolari di poter vivere in modo autonomo, con la scelta facoltativa di essere coadiuvati nelle attività di vita quotidiana.
Continua ad avere significativi riscontri sul piano operativo, il Centro di ascolto, informazione e orientamento. Si tratta di un servizio importante sul territorio, affidato a figure professionali di grande esperienza, che raccoglie i bisogni specifici emergenti delle famiglie in modo da poter individuare alcuni interventi mirati.
Per svolgere un efficiente servizio di assistenza agli anziani è indispensabile poter contare sul personale qualificato (dirigenti, amministrativi, medici, operatori socio-sanitari, psicologi, terapisti e infermieri). Gli 87 dipendenti della Fondazione, che lavorano in sinergia anche con alcuni servizi esternalizzati, sono una preziosa risorsa cui attingere per costruire un rapporto familiare, umano e solidale con i pazienti.
La costante formazione professionale del personale è un altro caposaldo dell’attività socio-sanitaria, per essere sempre al passo coi tempi e assistere in maniera efficace e specializzata gli anziani. La Fondazione si avvale, inoltre, della impagabile opera dei volontari che intendono offrire il loro servizio, ispirandosi ai valori della solidarietà umana.
Anche per il 2024, l’ente ha ottenuto il massimo del riconoscimento - “3 Bollini RosaArgento” -dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere attribuito alle Rsa che garantiscono un’adeguata accoglienza e assistenza clinico-sanitaria.
(gelormini@gmail.com)