Disastri naturali, al via a Brindisi 'Territory' il progetto Italia-Montenegro-Albania
Come contrastare incendi e alluvioni con l’uso di droni e AI: esperienze a confronto. Al via A Brindisi il progetto coordinato da DTA.
Al via le prime operazioni del progetto Territory, che è coordinato dal Dta e coinvolge l’Autorità di sistema portuale dello Ionio con sede a Taranto, il porto di Bar (Montenegro) i Comune di Pescolanciano (Molise) e Shkodra (Albania) e il centro di ricerca albanese Bird (Barleti institute for research and development). Prima riunione presso la sede del Distretto tecnologico aerospaziale di Brindisi.
Giuseppe Acierno, presidente e direttore generale del Dta: “In uno scenario in cui condizioni climatiche ed ambientali mettono a repentaglio sicurezza dei luoghi e delle persone, le tecnologie aerospaziali e satellitari più innovative costituiscono uno dei migliori strumenti di pianificazione ed intervento di cui sempre più disporremo”.
Rafforzare le capacità di risposta ai disastri naturali o antropici in Italia (Puglia e Molise), Albania e Montenegro, attraverso l’impiego di tecnologie innovative basate su droni: è l’obiettivo del progetto Territory, proposto da Distretto Tecnologico Aerospaziale s.c. a r.l. (DTA) (Italia), Barleti Institute for Research and Development (Albania), Port of Bar JSC (Montenegro), Municipality of Shkodra (Albania), Autorità di sistema portuale del mar Ionio(Italia), Comune di Pescolanciano (Italia) e Co-finanziato dal programma Interreg IPA South Adriatic. Il progetto guarda con particolare attenzione all’aumento dei rischi ambientali legato ai cambiamenti climatici - come alluvioni, incendi boschivi ed emergenze ambientali - aggravati dalla vulnerabilità geografica e da insufficienti infrastrutture per la prevenzione e la gestione.
Le operazioni di avvio del progetto Territory, con la partecipazioni dei rappresentanti di tutti i partner coinvolti, sono previste presso la sede di Brindisi del Distretto tecnologico aerospaziale, nell’area della Cittadella della Ricerca. Il progetto, coordinato da Antonio Zilli, project manager del DTA, svilupperà e sperimenterà un sistema di prevenzione e risposta ai disastri scalabile e sostenibile, basato sull’utilizzo dei droni (Sistemi Aerei a Pilotaggio Remoto, UAS) e sull’Intelligenza Artificiale (AI).
Questo sistema supporterà i servizi e i processi di monitoraggio ambientale, incrementando le capacità di raccolta dati ambientali e territoriali sia con operazioni programmate sia on-demand. I dati digitali saranno resi fruibili alle diverse professionalità coinvolte nell’analisi ambientale in tempi rapidi e in alcuni casi anche in tempo reale. Il sistema in definitiva facilita il processo decisionale sia per la prevenzione dei rischi sia per la gestione delle emergenze. Il progetto integra approcci basati sugli ecosistemi e promuove la cooperazione transfrontaliera per armonizzare strategie, conoscenze tecnologiche e regolamenti relativi sia alla gestione del traffico dei droni sia alla gestione dei rischi ambientali.
I principali ambiti operativi del progetto TERRITORY riguardano:
1) lo sviluppo di soluzioni basate su droni in presenza di alluvioni, incendi boschivi, operazioni di ricerca e soccorso e monitoraggio ambientale;
2) l’Elaborazione di dati potenziata dall’AI ai fini della rilevazione dei rischi e la realizzazione della consapevolezza situazionale;
3) la progettazione e l’allestimento di un Centro di Comando e Controllo per la pianificazione e il coordinamento delle missioni con droni;
4) la preparazione di Programmi di formazione per autorità locali e operatori della gestione ambientale, al fine di potenziare la capacità operativa.
Le attività previste per la realizzazione del progetto comprendono: la realizzazione dell’analisi degli scenari di disastro ambientale che hanno riguardato i territori considerati per lo sviluppo sperimentale; l’analisi e valutazione delle infrastrutture esistenti, dei protocolli di emergenza e dei quadri normativi relativi alle operazioni con droni; la realizzazione di una piattaforma prototipale che integri droni, sensori e sistemi di algoritmi di intelligenza artificiale per la raccolta e l’analisi dei dati; la dimostrazioni dei risultati progettuali in scenari reali (porto di Taranto, comune di Pescolanciano, Shkodra, porto di Bar) per validare l’efficacia e la scalabilità del sistema; la preparazione di programmi di formazione e workshop destinati ad autorità locali, operatori di emergenza e istituzioni educative con l’obiettivo di facilitare l’introduzione di nuove tecnologie nei rispettivi settori ed attività.
I risultati attesi e i benefici che emergeranno saranno soluzioni avanzate basate su droni per la prevenzione dei rischi ambientali, la definizione di strategie e piani d’azione congiunti tra i consorziati per l’integrazione di UAS e Intelligenza Artificiale; il miglioramento della capacità operativa degli enti e della preparazione del personale, rafforzando complessivamente le competenze regionali nella prevenzione e nella risposta ai disastri; la cooperazione transfrontaliera per l’armonizzazione dei quadri normativi e dei protocolli operativi relativi all’uso dei droni in contesti di emergenza.
Con questa iniziativa, il DTA intende consolidare le sue capacità nella erogazione di servizi di osservazione del territorio con droni, in particolare nel settore della gestione dei rischi ambientali. Il progetto permetterà anche al sistema territoriale di sviluppare conoscenza e consapevolezza sugli impatti positivi che l’uso dei droni aerei portano per le smart city, le grandi infrastrutture civili e la società in generale.
Giuseppe Acierno ha concluso evidenziando che “Con il progetto Territory mettiamo a disposizione dei nostri partners competenze e capacità sviluppate in questi anni, favorendo al contempo un consolidamento delle collaborazioni tra i Paesi coinvolti”.
(gelormini@gmail.com)