E' morto Mons. Alberto D'Urso, combatteva la piaga dell'usura

Mons. Alberto D'Urso Il prete-monsignore mite e tenace, coraggioso e sorridente, si è spento a 84 anni dopo una lunga malattia. La lunga lotta alla piaga: usura

di Antonio V. Gelormini
D.Urso2
PugliaItalia
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Portava il nome di un illustre domenicano, don Alberto D’Urso, ma insieme al gesuita padre Massimo Rastrelli, è stato il ‘rifugium peccatorum’ per le vittime di usura, una piaga sociale che ha combattuto tanto a livello pugliese quanto sul fronte nazionale.

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Una vera e propria “ancora di salvezza” per famiglie e imprenditori risucchiati nel labirinto senza uscita dei prestiti ‘cravattari’. Il prete monsignore mite e tenace, coraggioso e sorridente, si è spento a 84 anni dopo una lunga malattia. E’ stato Presidente della Fondazione Antiusura San Nicola e SS. Medici di Bari, dopo che in precedenza aveva guidato anche la Consulta Nazionale Antiusura.

Insieme a Padre Massimo Rastrelli, con le  Fondazioni Antiusura di Napoli,  Roma, Matera e Torino dette vita alla Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II, il primo organismo di lotta all’usura di matrice ecclesiale. Molte altre diocesi d’Italia  lo hanno seguito negli anni. Oggi la Consulta in Italia consta 33 Fondazioni antiusura. Don Alberto è stato anche il fondatore della Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici di Bari.

Fu proprio il duo in abito talare, D’Urso-Rastrelli, che riuscì a far approvare nel 1996 la legge 108 e a incoraggiare in tutto il Paese la nascita di altre Fondazioni diocesane antiusura: una norma, quella approvata dal Parlamento 26 anni fa, che riuscì a vedere la luce nonostante le resistenze e anche le pressioni del mondo delle banche e del credito. Una legge antiusura moderna ed efficace, che prevedeva l’inasprimento delle pene, maggiori strumenti per gli inquirenti, nuove forme di sostegno per gli usurati. Una battaglia di giustizia sociale che vide in prima linea D’Urso e il gesuita napoletano Rastrelli.

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Una battaglia di giustizia sociale abbracciata grazie alla missione di parroco di Santa Croce a Bari, che fece scoprire a don Alberto D’Urso negli anni Ottanta e Novanta il dramma dell’usura, che serpeggiava tra i suoi parrocchiani. Una piaga diffusa, che li vedeva in tanti finire tra i tentacoli della piovra dello strozzinaggio. La sua battaglia cominciò da lì, mettendosi in gioco nella città di Bari, per aiutare famiglie e commercianti letteralmente espropriati di beni e imprese dalla criminalità organizzata.

La Consulta nazionale antiusura, ora presieduta da Luciano Gualzetti, che ha dichiarato: "La sua missione di servizio alle vittime di usura, ai poveri e alle persone indebitate proseguirà attraverso i volontari e tutte le persone che ha scagionato dalla trappola dell’usura. Attraverso le Fondazioni antiusura la Chiesa è in grado di offrire un esempio di apostolato competente e perseverante nei confronti delle famiglie flagellate dai debiti. Gli siamo riconoscenti per aver dato vita ad un percorso di denuncia e di lotta ad una piaga sommersa, che si nutre silenzio e omertà”.  Girò tutte le diocesi del Paese per reclutare persone disponibili a mettersi  al servizio delle persone a cui l’usura aveva tolto ogni speranza di vita”.

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"Il suo credo - ha aggiunto Gualzetti - era che 'tutti avevano diritto a una seconda opportunità. E se un fratello per una qualsiasi ragione era per terra bisognava  aiutarlo a rialzarsi, qualunque fosse la causa'. Il legislatore si è dotato della norma antiusura 108/96 grazie alle continue e perseveranti sollecitazioni delle Fondazioni Antiusura. I Pontefici negli anni, ultimo Papa Francesco,   hanno sempre incoraggiato e sostenuto, Don Alberto”. 

I funerali di Mons. D’Urso si terranno lunedì 26 settembre, alle 16.00, nella Cattedrale di Bari e saranno presieduti dall’Arcivescovo Giuseppe Satriano. La camera ardente è stata allestita presso la Parrocchia Santa Croce in Bari.

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Mons. Alberto D’Urso - Nato ad Acerno (Salerno) il 27 aprile del 1938, fu ordinato presbitero il 2 luglio del 1961. Già parroco della parrocchia Santa Croce in Bari, ha svolto il suo servizio a favore della Chiesa diocesana e nazionale ricoprendo gli incarichi di Vicario Episcopale Territoriale Bitonto-Palo; Direttore dell'Oasi Santa Maria di Cassano Murge (Ba); Direttore Diocesano, Responsabile regionale e Consigliere nazionale Uac - Unione Apostolica del Clero. 

Don Alberto è stato Presidente per lunghissimi anni dell’UAC dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto e della regione Puglia, Presidente Consulta Nazionale Antiusura; Presidente Fondazione Antiusura S. Nicola e SS. Medici; Assistente Regionale MIEAC - Movimento di Impegno Educativo di Azione Cattolica; Cappellano Compartimento Ferrovie dello Stato; Prelato d'onore di Sua Santità.

(gelormini@gmail.com)

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Riflessione dell'Arcivescovo di Bari-Bitonto Mons. Giuseppe Satriano nella grata memoria di Mons. Alberto D'Urso

Pensare all'Antiusura e a don Alberto D'Urso è da tempo una cosa sola. Sin dall'intuizione di Mons. Mariano Magrassi ad oggi, qui in Puglia e anche a livello nazionale, l'impegno per l'Antiusura è sempre coinciso con la vita di questo sacerdote – parroco, che ha affiancato Padre Massimo Rastrelli, fondatore della prima Fondazione antiusura di matrice ecclesiale e ne ha proseguito il cammino con la nascita della Consulta Nazionale delle Fondazioni Antiusura.

Don Alberto D’Urso, attraverso la collaborazione di tanti laici ha innervato il tessuto ecclesiale e sociale aprendolo ad una sensibilità sempre più attenta al flagello dell'usura.

Quanto raggiunto oggi a livello nazionale è frutto della passione e dell'amore per Dio e per l'uomo. Vero buon samaritano di questo tempo storico, don Alberto ha attestato la misericordia di Dio nella forma di una giustizia sociale, perseguita con cuore pronto e attento ai segni dei tempi.

Le varie crisi economiche e la crescente cultura edonista hanno prodotto vari 'malcapitati' sulle strade di una storia dove, oltre la criminalità, l'indifferenza di molti, talvolta anche delle strutture sociali, hanno accentuato il malessere di singoli e famiglie.

La creazione di una rete nazionale ad opera di questo piccolo grande uomo e di quanti lo hanno coadiuvato a prezzo di sacrifici personali ha rappresentato, per molti, un respiro di speranza. Non scevro da errori e imperfezioni questo cammino ha anticipato l'immagine della Chiesa da Campo tanto cara a Papa Francesco.

Grazie don Alberto, la tua vita e il tuo impegno sia seme di speranza per la nostra Chiesa e la nostra società.

 + Giuseppe Satriano

Arcivescovo di Bari-Bitonto