Elezioni Regionali, Decaro con i pendolari a bordo di un treno locale
Il candidato presidente della coalizione progressista Antonio Decaro su un treno regionale, per ascoltare le voci dei pugliesi viaggiatori quotidiani.
Il candidato presidente della coalizione progressista Antonio Decaro è salito su un treno regionale, di uno dei servizi ferroviari in concessione, per ascoltare le voci dei pugliesi che ogni giorno utilizzano il trasporto pubblico per lavoro, studio o necessità e trasformare le loro proposte e le critiche in azioni e politiche su cui intervenire nei prossimi anni.
Complessivamente sono 1.680 i chilometri di rete ferroviaria in Puglia gestiti da cinque diversi soggetti gestori (847 km gestiti da RFI (Rete Ferroviaria Italiana), 474 km gestiti da FSE (Ferrovie Sud Est), 183 km gestiti da FAL (Ferrovie Appulo Lucane), 93 km gestite da FdG (Ferrovie del Gargano), 83 km gestite da FBN (Ferrovie bari Nord - Ferrotranviaria).
Tra le criticità del servizio ferroviario emerse dai tavoli di confronto partecipato c’è la vetustità dell’infrastruttura, a volte sottodimensionata rispetto alla domanda, l’affidabilità del servizio, la mancanza di una reale intermodalità tra i differenti sistemi di trasporto e le disparità territoriali che ancora incidono sulla vita dele persone e sullo sviluppo omogeneo del territorio.
“Oggi ho voluto fare un primo sopralluogo su un treno locale, come spesso mi è capitato nelle mie esperienze di amministratore, per rendermi conto delle condizioni del servizio di trasporto nella nostra regione. Lo farò nei prossimi giorni nelle diverse province pugliesi e sui diversi mezzi – ha spiegato Decaro -voglio ascoltare dalla voce dei pugliesi quello che funziona e quello che non funziona perché sono convinto che solo guardando da vicino le cose si possono migliorare o cambiare".
"Il primo obiettivo che dobbiamo raggiungere nei prossimi cinque anni deve essere quello di coordinare e riorganizzare i servizi, indipendentemente dalle nuove risorse per finanziare l'aumento delle corse. Ci sono problemi legati alle infrastrutture e ci sono alcuni territori dove le infrastrutture mancano totalmente. La tratta che abbiamo visto oggi, ad esempio, sconta la presenza di un unico binario di ingresso nella stazione centrale, che in alcuni casi può generare ritardi o soppressioni di corse che si accumulano nell’arco della giornata creando un disservizio".
"Dobbiamo lavorare sulle cosiddette I del trasporto pubblico. L'interoperabilità: abbiamo cinque gestori ferroviari che però devono poter utilizzare alternativamente i binari anche degli altri gestori. Se per esempio la Ferrotranviaria, a Bari, potesse usare il binario delle Ferrovie dello Stato, quello che si chiama Quinto Ovest, non avremmo il problema dell'intasamento sull'unico binario dell'ingresso nella stazione centrale".
"Con questo sistema si potrebbe collegare Brindisi con Lecce e Guagliano senza cambiare gestore ferroviario né treno, passando da Trenitalia al servizio delle ferrovie del Sud Est, velocizzando il tempo di percorrenza e offrendo un servizio più funzionale. Intermodalità, la possibilità di scendere dal treno e utilizzare un autobus o una bici o un monopattino in modalità sharing per muoversi nelle città o verso i luoghi di destinazione per lavoro o studio".
"Ci sono comuni e zone della nostra regione dove il treno non arriva, in quel caso il servizio di trasporto su gomma deve essere funzionale e capillare, per collegare in maniera efficiente tutti i territori all’hub ferroviario. Dobbiamo lavorare sull’interazione degli orari e l’integrazione tariffaria. Un unico biglietto per i differenti mezzi e le differenti tratte. Un unico biglietto che non può essere la somma dei biglietti attuali ma il risultato di una tariffa integrata".
"Infine l’integrazione degli orari, una delle questioni più importanti di cui mi hanno parlato oggi i cittadini. Perché spesso, soprattutto nelle fasce di punta, i pendolari scendono dal treno ma non trovano orari coincidenti degli altri mezzi per raggiungere la destinazione finale. Se vogliamo che il trasporto pubblico diventi davvero un’alternativa all’auto privata e utilizzare la mobilità come leva di sviluppo del nostro territorio dobbiamo creare una rete dei trasporti capillare e accessibile. Il treno non può raggiungere ogni zona della nostra regione ma tutti i cittadini devono avere una offerta di mobilità pubblica nel proprio Comune".
"Parallelamente ci dedicheremo ai collegamenti giornalieri con il resto del Paese: non è giusto che la Puglia abbia pochi collegamenti con il resto d’Italia e spesso molto costosi. Mentre ci sono altre regioni collegate direttamente con treni veloci e frequenti, anche una corsa ogni trenta minuti, verso Roma e con altre realtà del Paese. Presto anche la Puglia sarà collegata a Napoli e Roma con una linea di alta – capacità ma poi dovremo lavorare con il Governo per far si che si finanzi il servizio per ridurre i tempi di attesa tra una corsa e l’altra”.
(gelormini@gmail.com)