Fuoco di fila sull'auto-nomina di Emiliano nel Consiglio d'indirizzo Fondazione Petruzzelli
L'attacco delle opposizioni all'auto-nomina di Michele Emiliano nel Consiglio d'inidirizzo della Fondazione Petruzzelli e la nota chiarificatrice del Segretario Generale - Presidenza Regione Puglia.
La notizia è apparsa su Repubblica: "L'Anac ha aperto un'istruttoria sull'atto con cui, di fatto, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha nominato se stesso nel Consiglio d'indirizzo della Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, a cui spettano penetranti poteri di governo e controllo dell'istituzione, nonché tutti i poteri di nomina e revoca delle figure apicali, di approvazione dei bilanci e di redazione e modifica dello statuto e dei regolamenti".
Immediato il fuoco di fila delle opposizioni, che ha visto in prima battuta la denuncia del gruppo regionale di Fratelli d’Italia (col capogruppo Renato Perrini e i consiglieri Dino Basile, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Paolo Pagliaro, Tommaso Scatigna e Tonia Spina): “Ci consola aver oggi avuto ragione anche dall’ANAC, ma francamente era quanto meno palesemente inopportuno che il vicepresidente della Regione, Raffaele Piemontese, il 26 giugno scorso, avesse indicato nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Petruzzelli, in quota Regione Puglia, il governatore Michele Emiliano. Una sorta di controllore e controllato nella stessa persona. Lo avevamo denunciato, ma ormai la spregiudicatezza con la quale questo Governo Emiliano procede nelle nomine non era neppure riuscita a far indignare i tanti che oggi, giustamente, accendono un riflettore su una nomina che davvero è la ciliegina sulla torta di una gestione di potere mai vista prima".
“Il CdA della Fondazione, sul quale pesa un finanziamento della stessa Regione Puglia per ben tre milioni di euro - hanno aggiunto i consiglieri di FdI - è l’organo di indirizzo del Teatro Petruzzelli, Emiliano facendone parte praticamente decide come gestire le risorse che lui stesso come presidente assegna. Una follia! Ancora più assurda se si tiene conto che per ‘fedeltà’, che diventa servilismo, a fare questa operazione si è prestato il vicepresidente Piemontese che ha una delega assessorile importante come quella della Sanità. Il sol pensiero fa tremare i polsi. Tenuto conto che la nomina del rappresentante spetta unicamente ad Emiliano e la firma di Piemontese potrebbe essere illegittima. Insomma, un pasticcio che oggi porta il Teatro Petruzzelli, che con la gestione dell’ex sovrintendente Massimo Biscardi, aveva acquisito anche un’autorevolezza internazionale per il prestigio artistico, nel tritacarne della gestione di potere ‘Made Emiliano’".
“A questo punto - hanno concluso - un consiglio non richiesto a Emiliano: nomini se stesso anche nel CdA dell’Acquedotto pugliese visto che molte sedute per il rinnovo del nuovo organismo vanno deserte perché il governatore non trova la quadra su chi e come accontentare per accrescere il suo potere… in dirittura d’arrivo, perché la bella notizia per i pugliesi è che: l’era Emiliano ha le ore contate!”
A seguire, poi, anche la nota di Joseph Splendido, consigliere regionale della Lega, vice commissario regionale e commissario provinciale: "Apprendiamo dell’auto-nomina del Presidente Michele Emiliano nel Consiglio della Fondazione Petruzzelli, un fatto che solleverebbe profili molto delicati sotto il piano istituzionale e amministrativo".
"La notizia, peraltro già oggetto di attenzione da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, impone un chiarimento immediato. Qualora venisse accertata un’incompatibilità con il ruolo di Presidente della Regione, ci troveremmo di fronte a un evidente cortocircuito tra i poteri pubblici, che metterebbe in discussione il principio di imparzialità nell’amministrazione regionale".
"Non sta a noi anticipare giudizi, ma è doveroso chiedere trasparenza. Per questo annuncio la mia richiesta formale di audizione in Commissione del Presidente Emiliano e dell’assessore competente, affinché riferiscano sulla vicenda e forniscano ogni elemento utile a fare chiarezza".
"È fondamentale - ha proseguito Splendido - che venga accertato anche se ci sia stato un eventuale utilizzo strumentale delle deleghe istituzionali: in particolare, se l’assessore Piemontese, delegato alla rappresentanza istituzionale, abbia agito su impulso autonomo o come mero esecutore di una volontà personale del Presidente. In tal caso, si aprirebbe un ulteriore interrogativo sulla gestione della funzione assessorile e sull’equilibrio interno alla Giunta".
"La Fondazione Petruzzelli è patrimonio culturale della Puglia e dell’Italia intera - ha concluso Splendido - e va tutelata da qualsiasi forma di gestione personalistica o opaca. La cultura non può diventare terreno di spartizione o autoreferenzialità politica".
E a fine giornata arriva la nota chiarificatrice del Segretario Generale della Presidenza della Regione Puglia, Roberto Venneri: “Il Ministero della Cultura, Direzione Generale Spettacolo, ha chiesto approfondimenti sul decreto di nomina (a titolo gratuito) del Presidente Emiliano in seno al Consiglio di Indirizzo della Fondazione lirico-sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. In particolare, il Ministero ha chiesto alla Fondazione di approfondire, anche per il tramite dell’organismo di vigilanza interno, gli elementi relativi all’assenza di eventuali profili di incompatibilità/inconferibilitàalla luce del d.lgs. 39/2013. La comunicazione è stata trasmessa anche all’Anac per eventuali valutazioni di competenza ed al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (RPCT) della Regione Puglia, per le verifiche in merito a eventuali profili di conflitto di interesse".
"In merito all'applicazione degli articoli 7 e 13 del d.lgs. 39 - ha spiegato Venneri - si fa rilevare la non applicazione al caso di specie. Infatti, ai sensi dell'art. 7 "a coloro che nei due anni precedenti siano stati componenti della giunta o del consiglio della regione che conferisce l'incarico (...) non possono essere conferiti (...) gli incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale". Ai sensi dell'art. 13 'gli incarichi di presidente e amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale sono incompatibili (...) con la carica di componente della giunta o del consiglio della regione interessata'. Ai sensi dell'art. 1, comma 2, lettera l) del d.lgs. 39 per "incarichi di amministratore di enti pubblici e privati in controllo pubblico" si intendono gli incarichi di presidente con deleghe gestionali dirette, amministratore delegato e assimilabili..". In base allo statuto della Fondazione (art. 21, co. 2) l'unico organo di gestione della fondazione è il Sovrintendente. Pertanto, si ritengono non applicabili al caso di specie i predetti articoli 7 e 13 del d.lgs 39”.
"Il presidente Emiliano - ha concluso Venneri - già nei giorni scorsi aveva spiegato che questa nomina a titolo gratuito è temporanea, arrivando a pochi mesi dalla scadenza del mandato. Questo per consentire al suo successore di nominare liberamente chi riterrà senza bloccare quel ruolo per i prossimi cinque anni.
(gelormini@gmail.com)