Furti d'auto, arresti a Cerignola:
plauso di Confindustria Puglia

Sono 25 le persone, tutte di Cerignola (FG), finite in carcere nell'ambito di un'indagine di contrasto ai furti di auto. Il plauso di Sergio Fontana - Confindustria Puglia.

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Sono 25 le persone, tutte di Cerignola (FG), finite in carcere nell'ambito di un'indagine di contrasto ai furti di auto, reato che ha reso la provincia di Barletta-Andria-Trani, tra le prime in Italia.

Secondo quanto ripostato dall'Ansa, gli indagati sono accusati, a vario titolo, dalla Procura di Trani, che ha coordinato le indagini degli agenti della squadra mobile di Andria, di associazione per delinquere finalizzata al furto, riciclaggio e ricettazione di autovetture.


 

Un vero e proprio "parco" di auto rubate in diverse zone della Puglia: modelli di diverso tipo, di grossa cilindrata e utilitarie, venivano smontati, smembrati e i pezzi, dagli pneumatici ai motori, archiviati su scaffali e pronti a finire sul mercato parallelo a quello legale.

Un'attività illecita e un'associazione per delinquere che andavano avanti da almeno due anni. Ne sono convinti gli agenti della Squadra mobile della Questura di Andria che, assieme allo Sco, alla Questura di Foggia e al commissariato di Cerignola e coordinati dalla Procura di Trani, hanno portato a termine l'operazione Stolen (Rubato) II, successiva a quella che nel giugno dell'anno scorso era sfociata in 26 misure cautelari. Oggi, in carcere sono finite 25 persone, di cui 24 residenti a Cerignola e una senza fissa dimora: sono accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al furto, riciclaggio e ricettazione di auto.


 

"Qui c'è un'autentica industria del crimine, con una quantità di lavoratori che stabilmente è assoldata, sapendo di dover percepire una remunerazione in base a ciò che fa: fai il conducente di un mezzo che deve trasferire i pezzi rubati? Sono previsti 100-150 euro", ha detto il procuratore di Trani, Renato Nitti, "Abbiamo ricostruito l'intera filiera: dal furto, al trasferimento dei veicoli in due autorimesse di Cerignola, e il loro smontaggio che avviene nel circondario di Trani. I pezzi ottenuti dalla cannibalizzazione delle auto venivano imballati per poi essere spediti anche all'estero. Il gruppo usava utenze citofoniche, quindi usa e getta, cancellazione dei messaggi e altri strumenti che hanno reso difficili le indagini ma il livello investigativo è stato all'altezza".

"L'attività investigativa è risultata rischiosa anche per i poliziotti: quattro quelli rimasti feriti dopo uno speronamento nel corso di un tentativo di fuga a seguito di una perquisizione. Nove mesi fa - ha detto il questore della Bat, Alfredo Fabbrocini - abbiamo indagato 32 persone con 26 misure cautelari, altre 25 sono finite in manette oggi, un'altra trentina arrestata in flagranza: numeri che testimoniano l'impegno contro uno dei reati che a livello nazionale è in crescita. Qui, invece, è l'unico che ha invertito la tendenza".


 

''Rivolgo meritatissimo plauso alla Procura di Trani, guidata dal procuratore Renato Nitti, e alla Squadra mobile di Andria, guidata dal questore Alfredo Fabbrocini, per l’operazione eccezionale messa a segno a Cerignola contro i furti d'auto", ha dichiarato il presidente di Confindustria Bari e Bat Sergio Fontana alla notizia dei 25 arresti compiuti a Cerignola, per associazione a delinquere finalizzata al furto e ricettazione di auto.

"Procura e Forze dell’ordine stanno facendo un lavoro eccellente contro la piaga dei furti d'auto - ha sottolineato Fontana - un reato che ha visto per anni la provincia di Barletta Andria Trani al primo posto in Italia e che ora, grazie a loro, si è ridotto del 30%. Siamo di fronte a un risultato eccezionale, raggiunto nonostante la provincia di Barletta Andria Trani abbia una dotazione di Forze dell'Ordine molto inferiore ad altre province delle stesse dimensioni".

(gelormini@gmail.com)

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