L'addio di Orsara di Puglia a Toni Santagata cittadino onorario

Orsara di Puglia saluta Toni Santagata, il sindaco Tommaso Lecce: “Amico e grande artista, a lui consegnammo le chiavi del paese”

PugliaItalia
Condividi su:

Tommaso Lecce, sindaco di Orsara di Puglia, ha ricordato Toni Santagata, tributando al cantautore-attore e uomo di spettacolo l’ultimo saluto di tutta la Comunità Orsarese. 

“Toni Santagata era diventato cittadino onorario di Orsara di Puglia, il Comune organizzò una cerimonia durante la quale gli furono consegnate simbolicamente le chiavi della città. Due anni fa, fui davvero felice di averlo al mio fianco durante un viaggio istituzionale in Svizzera, per incontrare le comunità pugliesi all’estero e festeggiare con loro la Festa della Repubblica. Se ne va un amico, un grande artista, un uomo capace di farsi ambasciatore di alcuni degli aspetti più autentici della cultura pugliese”.

“E’ stato anche testimonial della nostra Festa del Vino 2014, in una delle edizioni più riuscite della manifestazione che, da oltre trent’anni, dedichiamo a tradizione e innovazione della filiera vitivinicola di Capitanata. Per mezzo secolo, attraverso le sue canzoni, ha portato avanti una vera e propria azione di marketing per il vino e per i prodotti pugliesi in tutto il mondo".

"A Toni Santagata ci legava un rapporto di ammirazione e di amicizia - ha aggiunto il Sindaco - a nome del Consiglio comunale, della Giunta e dell’intera Comunità di Orsara di Puglia, esprimo le più sentite condoglianze ai suoi cari e a quanti, come noi, hanno apprezzato le sue canzoni, il suo talento e il suo coraggio di precursore nel far conoscere e apprezzare la Puglia in tutto il mondo”.

"Una grande perdita e un grande vuoto lasciato in un rapporto fraterno di lunga data - ha dichiarato Peppe Zullo, lo chef della Daunia - cementatosi negli anni tra i solchi del Giardino dei Sapori Perduti e i filari dell'Uva di Troia del vino tipo locale: Ursaria".

"Un cantore della nostra terra, il Subappennino Dauno - ha aggiunto - con l'orgaglio di farlo con l'arte nobile del dialetto, nonché esaltando i prodotti tipici e identitari di queste zone. Ritornelli immediamente orecchiabili, a partire da 'Che si mangiò la Zita...' , passando per 'lu Maritiello' e poi fino a 'Vino, vino', che hanno rappresentato il trionfo entusiasta della ruralità e del carattere 'meridiano' dei pugliesi".

C'è chi lo avrebbe voluto vedere premiato a 'La Notte della Taranta', ma il tempo non è bastato a far maturare la proposta! 

(gelormini@gmail.com)
-------------------------