L'illusione diventa realtà la fiaba moderna di Benedetta Gelormini
La rivisitazione del finale de "La Bella Addormentata nel Bosco" a cura di Benedetta Gelormini - ERF Edizioni, tra Firenze, Torino e Istanbul.
“I sogni son desideri” cantava Cenerentola nel famoso cartoon della Disney, guai a non sognare, guai a non desiderare, se l’umanità non avesse sempre sognato sarebbe tutt’altra cosa, questo perché seguendo il testo della canzone spesso “il sogno realtà diverrà”.
Ispirandosi alla trama di una altrettanto celeberrima fiaba, “La Bella Addormentata nel Bosco”, Benedetta Gelormini nel suo racconto breve intitolato “L’illusione diventa realtà” e pubblicato per i tipi di ERF Edizioni di Bari, racconta un sogno che diventa realtà.
Seguendo l’archetipo della fiaba con le classiche funzioni della descrizione di un contesto, la rottura dello stesso a causa di un “accidente” e il superamento di prove più o meno severe o audaci, si giunge a stabilire un nuovo contesto, diverso, ma sempre con un lieto fine… “e vissero tutti felici e contenti”.
La giovane scrittrice barese, al suo secondo libro dopo il successo conseguito con “Ancora di salvezza” - ERF Edz. - un testo che racconta con intelligenza, partecipazione e leggerezza, le emozioni ed i vissuti di una adolescente che reclama autonomia, gioia, intraprendenza oltre ogni normalità, vivendo a pieno la vita che gli è data - centra nuovamente l’obiettivo.
Questa volta, prende le mosse da una favola tradizionale: ne attualizza la narrazione, attraverso una trama contemporanea e coinvolgente che, nel riportare le “funzioni” strutturali delle fiabe rappresenta una storia dei nostri giorni: un sogno affascinante, una bella illusione, che prendono forza per diventare un vissuto reale.
Una ragazza giovanissima e fiorentina - finita in coma a seguito di un incidente stradale nei pressi di Torino - al suo risveglio, nonostante il dramma e i suoi tanti impedimenti, sogna di incontrare il suo eroe (un tempo 'viola'): nel caso specifico il calciatore serbo Dusan Vlahovic.
Il desiderio inespresso si avvera, i calciatori della Juventus vanno in ospedale a salutarla e da questa visita nasce un rapporto tra “la bella risvegliata in ospedale” e il principe Dusan, e fino a qui, tutto nella tradizione favolistica, ma la riscrittura di Benedetta Gelormini non si accontenta di una rivisitazione piatta o scontatamente banale.
La stesura del testo, infatti, si tinge di rosa, il racconto assume una vena letteraria di grande attualità ovvero la letteratura rosa tanto in voga nell’ultimo decennio, per intenderci quella alla: Anna Premoli, Alessia Gazzola, Felicia Kingsley, tre autrici italiane di grandissimo successo che hanno appassionano milioni di lettori.
Il racconto si intinge nel rosa quando Beatrice, così si chiama, “la bella risvegliata dal coma”, si accorge che tra lei e il giovane astro nascente del calcio mondiale, il turco Kenan Yildliz, compagno di squadra di Vlahovic, ma di quattro anni più giovane, sta sbocciando un legame empatico, tenero e coinvolgente.
Dunque, dopo la tragedia familiare, dopo le sofferenze fisiche, la fatica del periodo di riabilitazione, la lunga degenza in ospedale, Beatrice si dà la possibilità di ristabilire una situazione di vita diversa, ma al contempo soddisfacente, attraverso il “farmaco panacea” per ogni dolore: l’amore.
Insomma, una bella storia raccontata bene, una storia scritta da una ragazza giovane e rivolta a giovani e giovanissimi, un volumetto di immediata presa, grazie anche ad una edizione accattivante merito delle illustrazioni di Simona Versi e della grafica di Maria Roseto.
Un trittico tutto al femminile per una pubblicazione accattivante, un racconto sospeso tra sogno e realtà dove desiderare non è peccato e realizzare il desiderio è solo praticare con consapevolezza e pervicacia lo scorrere della vita.
Aspettiamo con ansia il realizzarsi del nuovo sogno della giovane autrice Benedetta Gelormini, che come sappiamo si è posta l’obiettivo di partecipare alle prossime Paralimpiadi di Los Angeles 2026, come nuotatrice. Le auguriamo possa essere la prossima “illusione” che si avvera, e che saremo lieti di leggere nel suo prossimo volume.