UE, Decaro e Ventola su European Water Resilience Strategy
Gli europarlamentari pugliesi, Antonio Decaro e Francesco Ventola, sull'European Water Resilience Strategy.
La Commissione Europea ha adottato la European Water Resilience Strategy (strategia europea per la resilienza idrica), che mette in campo azioni concrete fino al 2030 per rendere l'Europa resiliente alle risorse idriche.
Nel provvedimento presentato sono indicati tre macro obiettivi: 1) Ripristinare e proteggere il ciclo dell’acqua, 2) Costruire un’economia idrica intelligente, 3) Garantire acqua pulita e accessibile per tutti. A seguire sono identificate 5 aree di intervento: Governance e implementazione; Finanziamenti, investimenti e infrastrutture; Accelerare digitalizzazione e Intelligenza Artificiale; rafforzare ricerca e innovazione; Sicurezza e preparazione.
“Il 34% dell'UE è colpito dalla carenza idrica. La direttiva quadro presentata - ha spiegato l’eurodeputato S&d Antonio Decaro, che da presidente della Commissione Envi si era fatto promotore del Dialogo strategico sulla resilienza idrica - fornisce le basi principali per una nuova politica dell’acqua in Europa, stabilendo norme che proteggono le risorse idriche, gli ecosistemi di acqua dolce e salata e assicurano che le nostre acque di consumo e di balneazione siano pulite".
"L’obiettivo - ha precisato Decaro - è garantire che tutti gli europei abbiano accesso a un’acqua di buona qualità e sufficiente e a garantire il buono stato di tutti i corpi idrici in tutto il continente. Le norme promosse dall’Unione Europea mirano a garantire una gestione della risorsa idrica sostenibile a lungo termine, una riduzione dell’inquinamento delle acque e la protezione degli ecosistemi acquatici naturali".
"Dobbiamo ingaggiare una vera e propria lotta alla scarsità d’acqua, migliorare la gestione delle risorse, espandere e garantire l’accesso all’acqua pulita a tutti, guidare l’innovazione e ripristinare il ciclo dell’acqua attraverso finanziamenti su infrastrutture strategiche. Questo - ha concluso Decaro - proteggerà le comunità e l’ambiente, ma rafforzerà anche l’economia dell’UE”.
Anche l'europarlamentare Francesco Ventola (FdI) è intervenuto sulla decisione della Commissione: "Da alcuni anni ho evidenziato nei diversi consessi Istituzionali (in Regione Puglia e da un anno al Parlamento Europeo) il problema vitale della crisi idrica. Mi sembrava di parlare ai sordi (con tutto il rispetto a chi lo è veramente). Non mi sono scoraggiato e con determinazione convinsi nel 2023 il Consiglio regionale pugliese ad approvare una legge che istituiva una Commissione di Studio finalizzata a proporre soluzioni, ed in questi giorni, al Parlamento Europeo, ho contribuito a stilare un piano strategico di interventi per garantire la cosiddetta 'resilienza idrica' con priorità al potabile ed all’irriguo".
"Devo ammettere che non è stato semplice abbattere i muri 'ideologici' dei colleghi del Pd, della sinistra, dei verdi e del M5S, secondo i quali, per esempio, non bisognava prevedere nel piano la realizzare di bacini artificiali o nuove infrastrutture per scongiurare la crisi idrica. Dopo mesi di 'confronto duro', il piano approvato prevede la necessità di intervenire nella manutenzione e sostituzione delle reti esistenti, di captare e conservare l’acqua piovana, di riutilizzare le acque reflue, di realizzare nuovi bacini e reti di distribuzione, di utilizzare l’acqua marina, di sensibilizzare le persone ad un uso parsimonioso (più consapevole) dell’uso del bene acqua".
"Sono molto soddisfatto dei risultati conseguiti - ha concluso Ventola - e continuo ad impegnarmi affinché il piano diventi realtà nei prossimi anni".
(gelormini@gmail.com)