Xylella, la Puglia soffre e combatte: al Masaf di Roma premiata l'azienda salentina Agrosì
Oltre la Xylella: premiata dal Masaf - Roma la buona pratica di reimpianto di cultivar resistenti dell’azienda salentina Agrosì.
Mentre continuano a moltiplicarsi le attività e le iniziative di contrasto, in Puglia, al dilagare della Xylella fastidiosa, che in Capitanata vede salire a 153 gli ulivi infetti da Xylella a Cagnano Varano (Fg) - secondo Coldiretti Puglia - e in Valle d'Itria vede partire il bando per rilanciare il paesaggio dei trulli, con i primi due incontri a Locorotondo e Martina Franca, a Roma al Masaf viene premiata la buona pratica di reimpianto di cultivar resistenti praticata da un'azienda del Salento.
L’azienda agricola Agrosì, con il progetto “Il Salento che rinasce dopo la Xylella: dalla favolosa al bosco con Agrosì”, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento promosso dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e dalla Rete PAC.
Selezionata tra i sei finalisti nazionali, l’azienda pugliese si è distinta nella categoria “Sfida della sostenibilità e adattamento ai cambiamenti climatici”, come dichiarato nella motivazione del premio, “Per aver trasformato una ferita collettiva in un’occasione di rinascita, restituendo vita, innovazione e bellezza al territorio salentino”, intrecciando memoria, sostenibilità e identità agricola.
Il premio è stato conferito a Roma, durante l’evento nazionale di lancio della Rete PAC “Coltiviamo insieme il domani”, valorizzando esperienze capaci di tradurre gli obiettivi dello sviluppo rurale in risultati concreti, anche grazie al sostegno del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale.
“Dalla devastazione del paesaggio e del territorio causata dalla Xyella è possibile ripartire - ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia - come ha fatto questa azienda che ha ottenuto un riconoscimento del lavoro e della perseveranza nella volontà di reimpiantare. L’assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia, da anni ormai, punta ad accompagnare e sostenere un percorso di riqualificazione senza precedenti delle aree colpite dalla Xylella, promuovendo una visione sostenibile della nostra olivicoltura senza dimenticare il passato".
L’azienda Agrosì rappresenta al meglio questa sfida vinta: capacità imprenditoriale, radicamento nel territorio e coraggio nell’innovare. Giuseppe Agrosì e la sua famiglia hanno trasformato una ferita in un’occasione di nuova economia rurale per il Salento, dimostrando che quando le istituzioni, a tutti i livelli, e le imprese camminano insieme, la Puglia sa rialzarsi e ripartire più forte di prima”.
L’azienda Agrosì, situata a Supersano, in piena area infetta da Xylella fastidiosa, ha subito pesanti conseguenze ma, forte di una storia familiare lunga due secoli, ha scelto di resistere e ricominciare dalla terra. Grazie ai finanziamenti delle Misure 4.1C e 5.2 del PSR Puglia 2014-2022 e alle risorse del Piano straordinario di Rigenerazione Olivicola, la famiglia Agrosì ha avviato un importante percorso di reimpianto degli ulivi con cultivar resistenti, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’aumento della capacità di sequestro del carbonio. Un lavoro che ha permesso non solo di ricostruire un paesaggio, ma anche di generare nuova economia e un modello di agricoltura innovativa e sostenibile".
“Il percorso compiuto dall’azienda Agrosì dimostra quanto sia fondamentale saper mettere a sistema, con visione e competenza - ha ricordato il Direttore del Dipartimento Agricoltura e Autorità di Gestione del PSR Puglia 2014-2022, Gianluca Nardone - le diverse opportunità messe a disposizione dalla Regione Puglia".
"Dai fondi del PSR dedicati ai danni subiti dalla Xylella, fino agli interventi del Piano straordinario di Rigenerazione Olivicola, Agrosì ha saputo utilizzare in modo efficace e integrato gli strumenti pubblici per ricostruire il proprio patrimonio produttivo, migliorare la sostenibilità aziendale e contribuire alla rinascita dell’intero territorio. Questo premio nazionale riconosce non solo il valore dell’azienda, ma anche la capacità del sistema regionale di accompagnare gli agricoltori in un percorso concreto di rigenerazione e innovazione”.
Intanto, venerdì 5 presso l’Auditorium G. Boccardi di Locorotondo e martedì 9 dicembre presso la sala consiliare del Palazzo Ducale, sede del comune di Martina Franca alle ore 18.00 si terranno i primi due incontri di presentazione del bando Interventi di ripristino del paesaggio rurale colpito da Xylella fastidiosa.
380 mila euro per realizzare azioni di miglioramento del paesaggio rurale e di tutela e salvaguardia della biodiversità, attraverso la piantumazione di colture arboree tipiche/autoctone, il reimpianto di nuove cultivar d’olivo resistenti al batterio della Xylella Fastidiosa, innesti con varietà resistenti su olivi sani, e il reimpianto di altre piante resistenti (piante da frutto, vigneti per produttori titolari di autorizzazione al reimpianto).
Questa la sintesi del bando in prossima pubblicazione che si rivolge ad aziende agricole in forma singola o associata localizzate nel territorio dei quattro comuni in cui opera il GAL Valle d’Itria: Cisternino, Fasano, Locorotondo e Martina Franca. I quattro incontri saranno l’occasione per illustrare i dettagli dell’avviso pubblico e le mo0dalità di presentazione della domanda.
“Guardiamo a questo intervento avendo ben chiara una visione: non solo sostenere l’economia del territorio che tiene vivo il tessuto sociale ma anche, e soprattutto, restituiamo bellezza ad uno dei più preziosi asset della Valle d’Itria: il paesaggio”. ha dichiarato il presidente del GAL Valle d’Itria, Giannicola D’Amico.
L’intervento è realizzato nell’ambito del Piano straordinario per la Rigenerazione Olivicola della Puglia, nell’ambito della sottomisura 19.2 del PSR Puglia 2014-2022, azioni per la “Diversificazione dell’economia rurale e accorpamento fondiario”.
(gelormini@gmail.com)