A Roma si vive sempre peggio, qualità della vita: è la 35esima città d'Italia

La Capitale perde 4 posizioni e scivola insieme a Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo nel profondo sud. Ormai è una gigantesca sala giochi

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Roberto Gualtieri
Roma

Udine, Bologna e Trento le città dove si vive meglio. E Roma? Ormai è profondo sud con uno scivolamento di quattro posizioni rispetto allo scorso anno e in “pessima compagnia” di Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti, ben oltre la 40esima posizione della classifica.

La 34esima indagine sulla qualità della vita de Il Sole 24 Ore, è una fotografia impietosa della Capitale d'Italia, dove l'unico indicatore di benessere sociale è rappresentato dalla Cultura e il Tempo Libero che segnano un è 16% rispetto all'indagine dell'anno precedente. Insomma, Roma si conferma un'enorme sala giochi, che offre occasioni per il tempo libero e il consueto tour monumentale e storico ma vede una pericolosissima contrazione della ricchezza e dei consumi, crollati del 126% rispetto all'anno precedente. Peggio anche “Affari e lavoro” con meno 3% e un meno 12% per Ambiente e servizi che la collocano al 60 posti tra le città d'Italia.

Giustizia e Servizi in fondo alla classifica

I capitoli “Demografia e società”, gli indicatori che esprimono la densità abitativa l'età media , il quoziente di natalità e i flussi migratori e la sanità la collocano al sesto posto, anche se con un calo del 3% rispetto all'anno precedente. Ma dove Roma esprime il peggio è negli indicatori che sintetizzano la Giustizia e la Sicurezza, in crescita sì del 2% ma con uno spaventoso 104esimo posto nella classifica d'Italia. A Roma si litiga, si importa e si vende quantità industriale di droga e il narcotraffico genera un indice altissimo di reati legati al settore che si aggiungono a estorsioni, furti di auto.

La cittè del sole e gli eventi estremi

Se poi si alzano gli occhi al cielo, Roma è all'ottavo posti tra le città più soleggiate, la 93 esima per ondate di calore e la 43esima per eventi estremi. Letta così, è la prova che i crolli degli alberi, gli allagamenti e tutto ciò che è legato, rispetto alle città d'Italia non è proprio figlio del cambiamento climatico ma di una sciatteria tutta romana nella manutenzione urbana.

Peggio di Roma ci sono Torino e Genova. Milano è lontana anni luce ma in positivo: è ottava nell'alta classifica.

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