Carceri, Alemanno a Nordio: “Siamo troppi”. Meloni: “No a indulti e svuotacarceri”. La Destra divisa

Botta e risposta a distanza tra l'ex sindaco di Roma e la premier che mette una pietra su ogni speranza di alleggerire le pene

di Redazione News
Roma

Carceri, Alemanno a Nordio: “Siamo Troppi”. Meloni: “No a indulti e svuotacarceri”. La Destra divisa

Carceri e sovraffollamento, la Destra Sociale contro la Destra, sulla ricetta per far tornare alla normalità le condizioni di vita dietro le sbarre. Accade tutto in un giorno: da Rebibbia, l'ex sindaco di Roma e già ministro, Gianni Alemanno, scrive una lettera al ministro Nordio denunciano la situazione carceraria ed elencando una serie di misure mentre poco prima il premier Meloni ha tolto ogni speranza: “Indulto e svuota carceri non sono la soluzione”.

Alemanno: "Più misure alternative e liberazione anticipata"

Gianni Alemanno, in carcere dallo scorso 31 dicembre, insieme a un altro detenuto di Rebibbia, elenca le criticità presenti, 'più misure alternative e liberazione anticipata': "Le stiamo scrivendo perché vogliamo sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica sull'attuale situazione carceraria, che a noi, e non solo a noi, appare insostenibile e contraria ai dettati costituzionali", esordisce la lettera. La situazione carceraria attuale "è emergenziale, e come tale comporta il ricorso a parametri valutativi eccezionali e a interventi immediati, che superano per ampiezza e urgenza il programma di costruzione di nuovi carceri, di moduli prefabbricati e di riutilizzo di edifici demaniali abbandonati", sottolineano Alemanno e Falbo.

Meloni "tombale"

Poco dopo va on air l'intervista del direttore di AdnKronos, Davide Desario, alla premier che toglie ogni speranza: “Mi hanno molto colpito le parole di papa Francesco quando all’uscita della sua ultima visita a un carcere ha detto che, ogni volta che vede dei carcerati, pensa 'perché loro e non io'. Non dobbiamo mai perdere la nostra umanità nei confronti di chi ha sbagliato e sta scontando una pena. Certamente le condizioni carcerarie ci preoccupano, abbiamo ereditato una situazione pesante sia per i detenuti che per gli agenti di polizia penitenziaria a cui stiamo cercando di porre rimedio con interventi straordinari e un nuovo piano di edilizia carceraria".

Meloni: "Servono misure strutturali". Il piano

Conclude la premier: "Non ho mai creduto che la strada per ridurre il sovraffollamento siano indulti e svuotacarceri. Uno Stato giusto adegua la capienza alle necessità, non i reati al numero di posti disponibili. Servono misure strutturali per ampliare gli spazi a disposizione, e per migliorare le condizioni carcerarie, ed è quello che stiamo facendo. Il piano del Governo "è di arrivare alla fine della legislatura con una capienza nelle carceri aumentata di almeno settemila unità, ma fermo restando che occorre trovare le risorse il mio intendimento sarebbe di arrivare a 10 mila, cioè ai posti medi mancanti secondo le statistiche degli ultimi anni".

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