Derby, scatta l'allarme sicurezza e razzismo: per Rona-Lazio 1000 agenti

Oltre 1000 agenti in strada per garantire l’ordine pubblico. Controlli già dalla sera precedente per bonificare le aree a rischio

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Polizia al Derby
Roma

Oltre 1000 agenti in strada per garantire l’ordine pubblico. Controlli già dalla sera precedente per bonificare le aree a rischio. Monitoraggio da remoto attraverso le videocamere di sorveglianza e tre aree di prefiltraggio. Sono queste alcune delle misure che saranno decise dalla prefettura e dalla questura per garantire la sicurezza in vista del derby tra Roma e Lazio di sabato pomeriggio.

L’appuntamento allo stadio Olimpico è sabato 6 aprile alle ore 18.

Apertura cancelli

I cancelli saranno aperti già dalle 15.30, con i blindati della polizia posizionati su lungotevere Diaz in maniera tale che le due tifoserie non entrino in contatto. Occhi puntati su bandiere e vessilli con simboli neonazisti e antisemiti, come è stato disposto dal prefetto Lamberto Giannini nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a palazzo Valentini di ieri sera. Scritte e cori nel mirino. Tanto fuori che dentro l’Olimpico, visto che la Juventus ieri sera ha denunciato gli ululati razzisti contro Weston McKennie da parte degli ultrà laziali in trasferta allo Stadium per la Coppa Italia. 

Le zone rosse

Due, tornando a Roma, sono le zone tradizionalmente considerate calde prima dell’inizio della stracittadina. Quella di Ponte Milvio, punto di ritrovo degli Ultras della Lazio. E l’area a ridosso del bar River, che insieme a piazza Mancini, rappresenta ancora la zona di incontro del tifo organizzato della Roma. I controlli, però, saranno intensificati in tutte le strade che circondano il Foro Italico, con particolare attenzione all’area del Ponte Duca D’Aosta. 

Rischi antisemita e razzista

I pioliziotti avranno anche il compito di porre fine a una pericolosa deriva che sta prendendo la tifoseria: quella dei cori che rievocano l'olocausto e l'odio verso gli ebrei. Per questo ci sarà un supercontrollo anche su magliette e sticker per evitare che possano esser divulgati orrori quello realizzato a Portonaccio dove Hitler e Mussolini in maglia romanista scortano un deportato laziale.

Le due tifoserie

Al momento, secondo fondi della Questura, non ci sono particolari criticità o rischi per l'ordine pubblico ma prevenire è meglio che combattere: ecco allora che lo schieramento massiccio voluto dal Prefetto Giannini è un chiaro avvertimento a romanisti e laziali. Non saranno tollerati episodi di violenza e la risposta sarà compatta e dura verso i teppisti.

 

Vergogna ultrà: gli sticker di Hitler e Mussolini con la maglia romanista