Funerali Vittorio Emanuele: la camera ardente blindata: Chi c'è con Filiberto

Ugo D'atri, Guardie Reali, e poi il segretario e compagno di cella, Narducci. Parte la liturgia “blindata” dei funerali di Casa Savoia. Esclusivo

di Antonio Parisi
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I funerali di Vittorio Emanuele di Savoia a Venaria
Roma

Venaria, Torino:  sono le 11,45 di venerdì 9 febbraio nella cappella di San Uberto, santo protettore della caccia, annessa alla reggia di Venaria Reale arriva Emanuele Filiberto di Savoia, figlio del defunto Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell'ultimo Re d'Italia Umberto II. La salma del padre giunge poco dopo. La liturgia dei funerali della Real Casa ha ufficialmente inizio.

Fuori una folla attende l'apertura della cappella per rendere omaggio al principe defunto. Tra camionette della Celere e dei Carabinieri in assetto antisommossa Emanuele Filiberto abbraccia tutti e ringrazia. Stringe anche me, l'unico giornalista ammesso nella cappella. Sono schierati il medagliere delle Guardie d'Onore e i labari. Ugo d'Atri Presidente delle guardie d'Onore è visibilmente commosso. A celebrare è don Troja, l'unico presbitero della cappella reale. Tra i presenti lo storico segretario di Vittorio Emanuele e ora di Emanuele Filiberto, Nicolino Narducci, che soffri con Vittorio Emanuele la detenzione nel carcere di Potenza venendo poi scagionato da tutto, insieme a Vittorio Emanuele.

Tra camionette e antisommossa arriva Sergio di Jugoslavia

Nella cappella c'è nervosismo. Non bisogna fare rumore e disturbare la funzione. C'e' la polizia in borghese che osserva tutto e tutti: c'e' il timore che qualche male intenzionato di intrufoli. Si temono i centri sociali. Intanto è giunto Sergio di Jugoslavia, nipote di Vittorio Emanuele e figlio della sorella  di Vittorio Emanuele Maria Pia. I giornalisti premono per entrare.

Tra le guardie c'e' commozione molti ricordano di aver incontrato Vittorio Emanuele alle cerimonie al Pantheon di Roma. Le porte si aprono, i duecento assiepati davanti la chiesa, possono iniziare a sfilare per rendere omaggio.

La visita a sorpresa di Ignazio La Russa

Arriva il presidente del Senato Ignazio La Russa che saluta Filiberto e la moglie del principe, Clotilde, e le figlie Vittoria e Luisa.  Quando La Russa va via, Filiberto dichiara alla stampa che suo padre Vittiorio Emanuele è stato per lui, un padre, un amico ed un maestro.

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