M5s, Di Maio contro Conte: gli eletti a Roma puntano tutto sull'ex premier

I “raggisti” al Comune di Roma e i “Lombardiani” alla Regione Lazio tutti con Giuseppe Conte. Fuori servizio per viaggio in Russia, Alessandro Di Battista

Roma
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M5s: Luigi Di Maio contro Giuseppe Conte, almeno a Roma la partita è già chiusa. E se tra i cinque consiglieri comunali e gli otto consiglieri regionali si parla sempre più di scissione, è perché l'idea piace. Anche perché Roma è schierata: tutti con Giuseppe Conte.

In Campidoglio, la leadership di Virginia Raggi è fuori discussione, anche se l'ex sindaco è diverso tempo che ha scelto un profilo così basso da essere uscita totalmente dal radar mediatico. Così sono le seconde linee “pesanti” come Linda Meleo e Antonio De Santis a promuovere la linea “five star” sulle vicende romane e ad affrontare la contrapposizione cona la maggioranza di Gualtieri. Conti alla mano, Meleo e De Santis, con FdI sempre freddina nei confronti di Gualtieri a graffiare sistematicamente la Giunta del “campo largo”. Più aggressivi solo Ferrara e Diaco, orientati verso una stagione barricadera sui temi caldi come rifiuti e litorale

Di Maio contro Conte: la Lombardi guida i contiani

Alla Regione Lazio lo schema è più o meno simile con la differenza che i 5 Stelle sono completamente spalmati sulla Giunta Zingaretti. Loreto Marcelli, Silvia Blasi, Valerio Novelli e Gaia Pernarella, come si diceva un tempo, “prendono ordini” da Roberta Lombardi aderente alla “corrente contiana. A farle compagnia ma con un coefficiente maggiore di indipendenza l'assessore Valentina Corrado impegnatissima per le regionali del 2023 nella trama che la porterà a sostenere le Primarie di Daniele Leodori e la successiva corsa elettorale. Da sottolineare che l'unità su Contetra Raggi e Lombardi è al netto delle ruggini che risalgono alle elezioni di Virgy a sindaco.

Di Maio contro Conte: Alessandro Di Battista se ne va in Russia

L'unica mina vagante in grado di poter cambiare le carte in tavola è il romano Alessandro Di Battista ma la partenza imminente per la Russia in configurazione giornalista, lo dovrebbe tenere fuori dai giochi per almeno un mese e mezzo. Chissà quanti Movimenti tornerà al suo ritorno.