Regionali Lazio: si scalda in panchina Andrea Abodi, ok di Meloni e Salvini

Il manager della finanza sportiva preferito ai politici. E' una svolta centrista per rispondere al Pd che schiererà Daniele Leodori

Roma
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Meloni e Salvini: sulle Regionali nel Lazio del 2023, stavolta l'accordo sul candidato arriva con una anno di anticipo: la convergenza sul nome del manager Andrea Abodi pronto a sfidare la coalizione di sinistra, secondo i bene informati, è chiusa con un accordo che vede una lista del Presidente e i partiti a supporto.

Manager di razza, spesso e volentieri dietro le quinte, Andrea Abodi, 62 anni, è il nome che ha messo tutti d'accordo, anche se manca l'ufficialità. E paradossalmente a “spifferare” l'accordo ad affaritaliani.it è stato un esponente della Lega che da anni rivendicava il ticket con FdI per la Regione Lazio.

L'esperienza di Michetti ha segnato il centrodestra

Probabilmente l'esperienza catastrofica alle Comunali 2022 con Enrico Michetti sembra aver donato una lezioni ai maggiorenti del centrodestra romano, protagonisti di una sfida su Roma costellata da indecisioni, continui rinvi sulla candidatura e lotte intestine che sembravano voler mascherare una voglia di perdere contro Roberto Gualtieri.

Ma perché Abodi? La riposta è semplice. L'affanno in cui versa la politica e in particolare il centrodestra, schiacciato dai sondaggi che danno Giorgia Meloni lanciata nel consolidamento del primo partito, ha fatto propendere per una scelta romana in grado di vincere. E quindi, non un uomo di partito ma una scelta “civica” con un candidato romano, civico, di esperienza e in grado di attirare quel consenso centrista che tanto piace alla politica. Dunque, un moderato con simpatie di centrodestra mai nascosto e con una serie di ottimi rapporti anche a sinistra, dove viene stimato.

Per Michetti un seggio sicuro alle Politiche

Già in pectore per correre come sfidante sindaco, Abodi è stato poi accantonato in favore di Michetti, che dovrebbe essere a sua volta recuperato alle Politiche con un seggio garantito alla Camera o al Senato. Intorno ad Abodi c'è già fermento e si prepara una “civica” d'appoggio con nomi importanti della società civile. L'animatore dovrebbe essere una vecchia conoscenza del centrodestra romana che ha chiesto come garanzia di tenere fuori nomi politici e di partecipare attivamente alla scrittura del programma.

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