Superbonus e crediti fisco: l'Agenzia delle Entrate nel “panico informatico”

Dopo 60 giorni, solo il 29 febbraio la piattaforma ha permesso di caricare i documenti per accedere ai crediti. Su questa inefficienza cala il silenzio

di David Perugia
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Roma

Truffe sul Superbonus: corrono le denunce e le inchieste ma l'Agenzia delle Entrate gode di una speciale immunità mediatica sulla serie di inefficienze che mettono nei guai le imprese. E grazie ad una “distrazione di massa” nella polemica Superbonus finiscono anche le truffe per il bonus facciata che è altra materia.

Accade così che l'Agenzia delle Entrate ha atteso il 29 febbraio per poter caricare documenti e fatture emesse nei primi due mesi del 2024 e quindi accedere al bonus al 70%. Due mesi di attesa per il via libera che pesano come macigni su chi ha rispetto le leggi e osservato i regolamenti che valgono per tutti, tranne che per lo Stato. Sessanta giorni per attivare una piattaforma informatica che doveva essere pronta il primo gennaio 2024 e che invece ha costretto chi ha effettuato lavori e anticipato spese ad attendere per poter ricevere i crediti fiscali.

Alle 17 del 29 febbraio attivata la piattaforma delle Entrate

E così lo Stato prende tempo perché il via libera è stato autorizzato solo alle 17 e qualche minuto. In un paese normale il direttore della agenzia avrebbe già rassegnato le dimissioni, insieme alla struttura informatica che avrebbe dovuto occuparsene.

Sulle inefficienze delle Entrate cala il silenzio

In Italia, nemmeno i quotidiani economici hanno dato notizia della impossibilità delle imprese di caricare i crediti, nessun presidente di categoria professionale ha alzato la voce per segnalare la difficoltà. Silenzio totale sulle inefficienze della Pubblica Amministrazione che può permettersi ogni sorta di mancanza senza pagane le conseguenze.