Blocco compensazioni: PIN interviene in Senato
da sx: Cav. A. Sorrento e Avv. M. Sances
Partite Iva Nazionali segnala forti critiche da parte di imprese e professionisti sulla norma del decreto bilancio che blocca le compensazioni fiscali. Denuncia il Cav. Sorrento “Il blocco delle compensazioni farà crollare la liquidità delle micro e nano imprese”.
È in questi giorni in discussione presso le Commissioni riunite di Camera e Senato il decreto bilancio e Partite Iva Nazionali (PIN) comunica che sono state avviate iniziative volte a segnalare in Senato le anomalie legate alle modifiche previste in materia di compensazioni fiscali introdotte con l’articolo 26 intitolato “Misure di contrasto alle indebite compensazioni”. (si veda DDl Bilancio 2026 in discussion in Parlamento su www.partiteivanazionali.it – sez. Documenti).
Al riguardo, segnala l’Avv. Matteo Sances, componente del comitato scientifico di PIN “Tale articolo 26 dispone in sostanza che dal primo luglio 2026 i crediti d’imposta diversi da quelli emergenti dalle liquidazioni periodiche non possano più essere utilizzati per compensare, tramite modello F24, contributi previdenziali e assistenziali o premi Inail.
Inoltre, la norma prevede anche che dal primo gennaio 2026 il divieto di compensazione scatterà per i contribuenti che abbiano iscrizioni a ruolo affidate agli agenti della riscossione, per importi superiori a 50 mila euro (attualmente la soglia è di 100 mila euro)”.
Continua, il Pres. di PIN, il Cav. Antonio Sorrento “Riteniamo che questa norma possa compromettere pesantemente la liquidità delle imprese e in particolare delle micro e nano imprese oltre ai lavoratori autonomi, che vedrebbero compromessa la propria operatività oltre che il pieno utilizzo dei crediti già legittimamente maturati. Per questo motivo, poiché PIN è accreditata in Senato come centro di interessi, abbiamo presentato una petizione in Senato per chiedere un incontro urgente su questa questione”.