Brindisi: Tribunale annulla 130.000 euro di atti esattoriali

da sx: Dott. A. Sorrento, Avv. M. Sances e Dott. B. Maizzi
Fisco e Dintorni
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I Giudici di Brindisi accertano la prescrizione dei contributi previdenziali e condannano l’Agenzia Riscossione a pagare le spese legali. Movimento Consumatori avvisa i cittadini.

 

Movimento Consumatori rende noto che in queste settimane è stata emessa la sentenza n.578/2022 del Tribunale di Brindisi, sezione lavoro, che ha annullato una serie di atti esattoriali relativi a contributi previdenziali per oltre 130.000 euro intimati a un imprenditore della provincia di Brindisi.

Il contribuente, assistito in giudizio dall’Avv. Matteo Sances, ha evidenziato la consolidata giurisprudenza della Cassazione che sancisce non solo la prescrizione dei contributi previdenziali in 5 anni ma prevede anche che una volta prescritti l’Inps non possa in nessun caso accettare i pagamenti dai contribuenti (sent. Corte Cass. SS UU n.23397 del 16.11.2016).

In merito a ciò, il Vice Presidente Nazionale di Movimento Consumatori, il Dott. Bruno Maizzi, fa sapere che “Il contribuente, da sempre vicino alla nostra associazione, è riuscito a far accertare nel processo la prescrizione quinquennale delle pretese e a far condannare l’Agenzia della Riscossione a pagare le spese legali. Ringrazio, dunque, tutto lo staff della nostra sezione di Maglie (LE) e in particolare il suo Presidente, il Dott. Antonio Sorrento, per aver dato il supporto necessario al contribuente”.

Sul punto, il Dott. Sorrento evidenzia che “E’ importante informare i contribuenti in merito ai propri diritti e spiegare che non sempre ciò che viene chiesto da Agenzia Riscossione è legittimo….. Movimento Consumatori insieme a Partite Iva Nazionali e ad altre associazioni di professionisti e imprese da tempo sta cercando di sensibilizzare le istituzioni ad affrontare l’argomento Fisco con maggiore trasparenza e dialogo. Nel frattempo, continuiamo a segnalare tutte le pretese illegittime perché ci siamo stancati di pagare senza sapere cosa stiamo pagando e quanto dichiarato dai giudici in questa sentenza ne è la prova”.

Secondo i giudici infatti “… è fondata l’eccezione di prescrizione sopravvenuta del credito di cui alle cartelle. Nella specie, invero, dalla data della notifica indicata nell’estratto non risulta esser intervenuto alcun tempestivo atto interruttivo della prescrizione (la sentenza è disponibile sul sito www.partiteivanazionali.it – sezione Documenti)”.