Legge di bilancio 2026: la Rottamazione è ufficiale

Avv. M. Sances

Fisco e Dintorni

La legge di bilancio 2025 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e tra le novità spunta la nuova Rottamazione Quinquies. Per l’Avv. Sances “La rottamazione è ufficiale ma non potranno aderire tutti”.

 

Ora è ufficiale, Nel Supplemento Ordinario n. 42 della Gazzetta Ufficiale n.301 del 30 dicembre 2025 è stata pubblicata la legge di Bilancio 2026 (legge n.199/2025 disponibile su www.centrostudisances.it – sez. Documenti).

Numerose le novità fiscali: dalla riduzione al 33% dell’aliquota IRPEF per lo scaglione di reddito da 28.000 a 50.000 euro al cambio della ritenuta fiscale sugli affitti brevi. Arriva la riedizione dell’assegnazione agevolata dei beni ai soci e debutta la nuova ritenuta d'acconto sui pagamenti delle e-fatture tra soggetti che esercitano attività d'impresa. Ma non solo.

Come anticipato nelle settimane scorse, è ufficiale la nuova Rottamazione delle cartelle esattoriali (Quinquies).

Per i primi chiarimenti ecco le dichiarazioni dell’Avv. Matteo SancesLa Rottamazione quinquies è ufficiale dopo l’approvazione definitiva alla Camera. Tale norma permette di estinguere i debiti fiscali e contributivi pagando solo il capitale, con tasso d’interesse ridotto al 3% in casi di pagamento dilazionato. I contribuenti potranno dunque anche rateizzare l’importo fino a 9 anni, con un massimo di 54 rate da minimo 100 euro. Le disposizioni sono presenti nella legge di Bilancio all’art. 1 dal comma 82 al 110. Ma andiamo con ordine.

· Chi può usufruire?

Possono aderire cittadini e imprese con debiti affidati all'Agenzia delle Entrate-Riscossione tra il 2000 e il 2023, derivanti da imposte dichiarate ma non versate. Nello specifico, la norma include <<I debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023 derivanti dall’omesso versamento di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dalle attività di cui agli articoli 36-bis e 36-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e agli articoli 54-bis e 54-ter del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, o derivanti dall’omesso versamento di contributi previdenziali dovuti a INPS, con esclusione di quelli richiesti a seguito di accertamento>>. Sono dunque esclusi i tributi derivanti da accertamenti fiscali. In pratica, l’adesione è consentita solo a chi ha presentato la dichiarazione dei redditi.

· Come si paga?

Dopo la richiesta di adesione (da presentare telematicamente, nb: le specifiche tecniche verranno comunicate nei prossimi giorni) l'Agenzia comunicherà l'ammontare del dovuto e l’importo delle rate. Nella domanda il contribuente deve indicare il numero di rate desiderato e segnala eventuali contenziosi pendenti a cui dovrà rinunciare. Il pagamento può avvenire in un'unica soluzione oppure attraverso rate bimestrali di pari importo fino a un massimo di 9 anni, con un interesse calmierato al 3%.

Il pagamento della prima (o unica) rata è previsto per il 31.07.2026 e le successive seguiranno un calendario prestabilito che si estende fino al 2035.

· Sono incluse le cartelle relative a verbali del codice della strada?

Sì, anche se la norma specifica che lo sconto è limitato << agli interessi, comunque denominati, compresi quelli di cui all’articolo 27, sesto comma, della legge 24 novembre 1981, n. 689, e quelli di cui all’articolo 30 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, e alle somme maturate a titolo di aggio>>.

· Quando si decade?

Se il contribuente salta il pagamento di due scadenze, anche non consecutive si decade dalla Rottamazione. In tal caso, il debito torna quello iniziale con applicazione di interessi e sanzioni e quanto pagato si scomputa dal totale”.

 

l’Avv. Matteo Sances infine segnala che la legge dà la possibilità di rientrare nella rottamazione quinquies a chi è decaduto dalle precedente rottamazioni ma paradossalmente non aiuta i contribuenti che con molta difficoltà sono riusciti a pagare e non potranno usufruire delle maggiori rate previste previste dalla nuova normativa.

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