Riforma Fiscale: Centro Studi Sances segnala le principali novità

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Fisco e Dintorni

Con l’entrata in vigore del Dlgs n.220/2023 sono state introdotte nuove norme nel processo tributario. Centro Studi Sances e MilanoPerCorsi segnalano gratuitamente ai contribuenti le novità più importanti.

In data 3.01.2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo n. 220 del 30.12.2023 (disposizioni in materia di contenzioso tributario) in attuazione della Legge Delega al Governo per la RIFORMA FISCALE (legge n.111 del 9 agosto 2023) che ha sancito rilevanti modifiche nel processo tributario.

Proprio al fine di aggiornare tutti i contribuenti in merito alle principali novità della riforma, MilanoPercorsi, insieme ai professionisti del Centro Studi Sances, ha realizzato a partire dal 4 gennaio scorso una serie di approfondimenti gratuiti dedicati a ogni singola novità e liberamente disponibili su https://www.agendamilanopercorsi.it/ (si veda video informativo qui sotto).

 

                                                                

Sul punto, fa sapere l’Avv. Matteo SancesAbbiamo aderito con entusiasmo al progetto di MilanoPerCorsi volto a segnalare a cittadini e imprese le novità introdotte dalla recente riforma fiscale. Da sempre sosteniamo l’importanza di informare i contribuenti in merito ai loro diritti e per questo motivo abbiamo accolto con favore anche altre iniziative sul tema. A tal riguardo segnalo che abbiamo finanziato anche una borsa di studio messa in palio dall’associazione Partite Iva Nazionali per l’analisi e lo studio della Finanziaria 2024”.

A titolo informativo, tra le varie novità introdotte dal Dlgs n.220/2023 si segnala:

  1. il potenziamento dell’informatizzazione della giustizia tributaria, l’obbligo dell’utilizzo di modelli predefiniti per la redazione degli atti processuali, la possibilità per i difensori di chiedere la discussione dell’udienza da remoto;
  2. il rafforzamento del divieto di produrre nuovi documenti nei gradi processuali successivi al primo;
  3. l’abrogazione del ricorso/reclamo (per le cause di valore non superiore a euro 50.000);
  4. l’inclusione tra gli atti impugnabili anche del rifiuto espresso a istanza di autotutela;
  5. l’accelerazione dello svolgimento della fase cautelare anche nei gradi di giudizio successivi al primo.