Sentenza rivoluzionaria: interessi errati e pignoramento nullo

Fisco e Dintorni

Con una sentenza clamorosa il Tribunale di Lecce annulla un pignoramento esattoriale da mezzo milione di euro e dichiara per la prima volta che gli interessi fiscali sono errati. Per Mov. Consumatori e Partite Iva Nazionali “Migliaia di pignoramenti esattoriali potrebbero saltare”.

Il Tribunale di Lecce con una sentenza assolutamente innovativa dichiara per la prima volta illegittimi gli interessi applicati da Agenzia della Riscossione (ex Equitalia) in un pignoramento esattoriale (sentenza Trib. Lecce n.730/2025).

In particolare, il Tribunale oltre ad accertare la non debenza di circa 500 mila euro di tributi ha annullato gli interessi applicati da Agenzia Riscossione sui contributi previdenziali facendo presente che non possono essere calcolati allo stesso modo delle imposte.

Sul punto interviene il Presidente della sez. di Maglie di Movimento Consumatori, nonché Pres. di Partite Iva Nazionali (PIN), il Cav. Antonio Sorrento Tutto ha inizio nel 2022 quando una società della provincia di Lecce, vicina alla nostra associazione e assistita dall’Avv. Matteo Sances, proponeva opposizione a un pignoramento esattoriale contestando l’illegittimità degli interessi applicati sui contributi previdenziali. Essi infatti erano calcolati in maniera errata (come spesso accade negli atti esattoriali) poiché per queste pretese è prevista una norma speciale, ossia la legge n.388/2000, ben diversa da quella prevista per le tasse in generale (chiunque volesse la sentenza può inviare mail a presidenza@partiteivanazionali.it )”.

Il Tribunale di Lecce, dunque, con sentenza n.730 depositata il 6 marzo scorso, ha accolto le eccezioni della società. La sentenza è stata resa pubblica solo ora poiché è stata impugnata nei giorni scorsi da Agenzia Riscossione e dunque toccherà alla Corte d’appello esaminare di nuovo la questione.

Al riguardo, interviene il Vice Presidente nazionale di Mov. Consumatori, il Dott. Bruno Maizzi, per segnalare che “Da mesi stiamo studiando gli atti esattoriali e tra le varie anomalie abbiamo più volte segnalato degli errori negli interessi applicati da Agenzia Riscossione. Ciò deriva dal fatto che per i debiti contributivi la legge n.388/2000 all’art.116 prevede l’applicazione di sanzioni civili al posto degli interessi. Ciò finalmente è confermato anche dalla sentenza di Lecce”.

Partite Iva Nazionali e Mov. Consumatori fanno sapere che sono in programma convegni, anche insieme all’Avv. Matteo Sances, per informare cittadini e imprese in merito a questa sentenza e comunque in merito ai propri diritti.

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