Inchiesta Prisma, il Gup accoglie le richieste degli ex dirigenti Juve: ok al patteggiamento - Agnelli: "Patteggiamento scelta sofferta ma giusta, il mio amore per la Juventus resta immutato"

Juventus: "Patteggiamento non comporta alcuna ammissione né riconoscimento di responsabilità" - L'ex presidente bianconero Andrea Agnelli: "Scelta coerente con la mia posizione di innocenza"

Di Giancarlo Gentile

Andrea Agnelli (foto Lapresse)

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Inchiesta plusvalenze, ok da gup Roma, ex vertici Juventus patteggiano

È arrivato dal gup di Roma il via libera al patteggiamento per gli ex vertici della Juventus nell’ambito dell’inchiesta ‘Prisma’ sui conti della società che era stata avviata dai pm torinesi ed era poi arrivata a piazzale Clodio per competenza.

Accolta con la sentenza anche la richiesta di non luogo a procedere per Maurizio Arrivabene, sollecitata dai pm Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, titolari del fascicolo coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini.

I patteggiamenti, che riguardano tra gli altri Andrea Agnelli, l’ex vice Pavel Nedved e Fabio Paratici, vanno dagli undici mesi a un anno e otto mesi con pena sospesa. 

Circa duecento fra azionisti, oltre a Consob e associazioni consumatori, sono parti civili nel procedimento.

Agnelli: "Patteggiamento scelta sofferta ma giusta, il mio amore per la Juventus resta immutato"

"Ribadisco oggi il profondo rispetto per le Autorità competenti chiamate a valutare il mio operato, nella piena consapevolezza che le inchieste sportive e penali costituiscono, sul piano personale, un capitolo molto gravoso, ma anche un utile spunto di analisi per il futuro - ha dichiarato Andrea Agnelli -. La decisione di avanzare la richiesta di applicazione della pena, sospesa, priva di effetti civili e di sanzioni accessorie, senza riconoscimento di responsabilità, quindi coerente con la mia posizione di innocenza, è stata indubbiamente molto sofferta. Dopo aver a lungo riflettuto, sono però convinto che rappresenti la scelta più opportuna, considerando che questo procedimento penale, avviato ormai quasi quattro anni fa, si trova ancora nella fase iniziale dell’udienza preliminare e l’alternativa sarebbe stata un limbo destinato a trascinarsi ancora per moltissimo tempo".

"Avendone quindi oggi l’opportunità, ritengo giusto porre fine a questo lungo periodo nel pieno rispetto delle procedure - ha proseguito l'ex numero 1 del club bianconero -. Il mio amore per la Juventus resta totale e immutato, così come il mio legame con l’Italia e, in particolare, con Torino, la mia città. Il mio impegno di investitore sul tema della transizione energetica prosegue grazie allo sviluppo del Fiee, Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica, che opera da quasi dieci anni, sotto la guida di un management esperto. Con passione continuerò, inoltre, a dedicarmi al ruolo di Presidente dell’Irccs Istituto di Candiolo - Fondazione Piemontese per l’Oncologia, un incarico che ricopro dal 2017 e che mi rende orgoglioso, grazie al lavoro di medici e ricercatori eccezionali che quotidianamente affrontano la lotta contro il cancro, fornendo al contempo le cure per oltre trentacinquemila pazienti all’anno. Infine, da oltre due anni ormai vivo ad Amsterdam città nella quale, con la mia famiglia, abbiamo scelto di stabilirci e dalla quale costruirò i miei progetti futuri".

Juventus: "Patteggiamento non comporta alcuna ammissione né riconoscimento di responsabilità"

"Juventus Football Club S.p.A. comunica che in data odierna il GUP del Tribunale di Roma ha accolto le istanze di applicazione della pena su richiesta di tutte le parti (imputati e PP.MM.) (ex artt. 444 e ss. c.p.p.) e ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere nei confronti di uno degli imputati. A seguito del patteggiamento la Società sarà tenuta al pagamento di una sanzione pecuniaria di Euro 157 mila. Il patteggiamento non comporta alcuna ammissione né riconoscimento di responsabilità. La Società, pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive, ha ritenuto di accedere a tale istituto nel miglior interesse della Società stessa, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders (sia appartenenti al mondo dello sport che non), ottenendo la definizione della propria posizione processuale in relazione ad un procedimento avviato nel novembre 2021 e a vicende ormai risalenti nel tempo. Le restanti istanze di patteggiamento oggetto di accoglimento prevedono, inoltre, a carico di alcune delle persone fisiche, pene non superiori a 1 anno e 8 mesi – tutte oggetto di sospensione condizionale – e, per le restanti persone fisiche, esclusivamente pene pecuniarie. La decisione del GUP del Tribunale di Roma diventerà definitiva decorso il termine di legge di 15 giorni dalla data di comunicazione alla Procura Generale. La Società informa altresì che in tale contesto, alla data odierna, sono stati definiti accordi transattivi con alcune parti civili costituitesi nel procedimento penale tra le quali Consob, le Associazioni dei Consumatori nonché circa un terzo delle altre parti civili"

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