Sarri, frecciata alla Juventus. "Mio scudetto scontato, poi..."

Sarri parla per la prima volta da allenatore della Lazio e non risparmia una frecciatina alla sua ex squadra

JUVE-SARRI: E' GIA' FINITA – L'8 agosto, dopo la deludente eliminazione dalla Champions League ad opera del Lione, la Juventus comunica la decisione di esonerare Maurizio Sarri, dopo una sola stagione a Torino.
 
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Juventus, Sarri in una lunga intervista a Sportitalia ha raccontato le sensazioni dello Scudetto vinto in bianconero e dato la sua opinione su Ronaldo e Dybala

Maurizio Sarri, neo allenatore della Lazio, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sportitalia in cui ha parlato del futuro ma soprattutto del suo passato, compresa la breve esperienza alla Juventus in cui ha vinto il suo primo Scudetto in carriera. Il tecnico ha parlato in diretta dalla sua casa a Castelfranco di Sopra (Arezzo) e per quanto riguarda i bianconeri non si è risparmiato nelle critiche.

Sarri: "Juventus? Il mio Scudetto era dato per scontato, poi hanno festeggiato un quarto posto"

"Scudetto sottovalutato? Era dato per scontato all'esterno e purtroppo anche all'interno.  - ha detto Sarri - Abbiamo vinto uno Scudetto senza festeggiarlo, siamo andati ognuno a cena per conto suo. Era dato un po' troppo per scontato. L'anno giusto per andare alla Juve sarebbe questo, dopo un quarto posto che invece è stato festeggiato. Probabilmente si ricreano le condizioni per dare il massimo. Quando una squadra viene da così tanti anni di vittorie, può anche succedere che in tutto l'ambiente venga dato tutto per scontato. Ma nel calcio la vittoria non è mai un qualcosa di scontato. Per vincere bisogna fare molto bene e a volte non basta".

Sarri: "Cristiano Ronaldo una multinazionale difficile da gestire. Dybala? E' arrivato il momento di decidere se cederlo"

L'allenatore ha poi commentato la figura di Cristiano Ronaldo, lasciando intendere che il peso del portoghese all'interno della sua squadra sia eccessivo. "Ronaldo è una multinazionale con interessi personali che devono abbinarsi con gli interessi della squadra. Situazione difficile da gestire. - ha spiegato Sarri -  Io mi ritengo più bravo a fare l'allenatore rispetto al gestore. Mi annoia. Ci sono tanti aspetti positivi, perché Ronaldo alla fine dell'anno i numeri li porta. Difficile gestione sotto tutti i punti di vista. Quando un ragazzo arriva a questi livelli è chiaro che rappresenta qualcosa che va oltre la società, oltre la normalità. È il prodotto della nostra società. Negli ultimi anni sento parlare tanto dei singoli giocatori e poco delle squadre. E il valore della squadra non corrisponde mai alla somma del valore dei singoli".

Infine, Sarri ha voluto smentire le voci in merito ad un litigio sfociato quasi in rissa con Nedved nel post partite di Udinese-Juventus (Non è assolutamente vero, non mi è piacuuto che la squadra abbia mollato doo aver vinto il campionato e l'ho detto a giocatori e dirigenti) e poi ha ammesso che Dybala avrebbe voluto essere nuovamente allenato da lui: "Io penso sia arrivato il momento in cui o ci puntano o lo cedono".