Pio Esposito, i 6 no dell'Inter e il piano per blindarlo / Camarda show (con l'Italia Under 21) e il Milan...

Pio Esposito e Camarda: Inter e Milan si coccolano i due golden boy che conquistano Italia e Under 21

Di Franco Picariello

Pio Esposito (foto Lapresse) e Camarda (foto Ipa)

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Pio Esposito, i 5 no dell'Inter per l'attaccante e le mosse nerazzurre per blindarlo

Pio Esposito fa sognare tutti: i tifosi dell'Inter in primis, ma ovviamente anche quelli della nazionale italiana. L'attaccante ha iniziato la stagione col piede giusto, con il primo gol in serie (contro il Cagliari), il debutto in Champions League (ad Amsterdam contro l'Ajax) e la prima rete in maglia azzurra nel 3-1 di Tallinn contro l'Estonia. Senza dimenticare che era andato a segno anche nel Mondiale per Club contro il River Plate a fine giugno, 48 ore ore prima del suo ventesimo compleanno (festeggiato il 28/6) e al termine di una stagione che lo aveva visto collezionare 17 centri in 35 presenze con la maglia dello Spezia in serie B. La sensazione fortissima di tutti gli addetti ai lavori è che il giovane bomber nato a Castellammare di Stabia sia destinato a scrivere pagini importanti nella storia del calcio italiano.

Non a caso "l'Inter ha respinto offerte da 50 milioni e non solo", aveva rivelato in estate il suo agente, Mario Giuffredi. Si era parlato di una proposta dell’Atalanta per uno scambio con Lookman, di un tentativo del Napoli e di alcune attenzioni della Premier League (Newcastle, Leicester e Nottingham Forrest).

La risposta dell'Inter è sempre stata ferma: no. Cinque volte, anzi sei. Andrea Carnevale, scout dell'Udinese (ed ex centravanti delle zebrette, del Napoli ai tempi di Maradona e della nazionale) ha rivelato ai microfoni di Tuttomercatoweb al Festival dello Sport di Trento ha rivelato: "lo faccio questo mestiere da 23 anni ed era uno dei nostri pallini da prendere all’Udinese. Ma purtroppo l’Inter poi ci ha ripensato ed è rimasto in nerazzurro. Penso che abbia fatto molto bene perché il ragazzo fisicamente è ben dotato e tecnicamente è molto bravo. Secondo me l’Inter ha un giocatore che in futuro potrà diventare un grandissimo giocatore”.

Insomma, per l'Inter Pio Esposito non si tocca, ha un contratto fino al 2030 da un milione di euro ma il piano di Marotta e Ausilio è di blindarlo ulteriormente. Secondo la Gazzetta dello Sport il club nerazzurro è pronto a sedersi a un tavolo con giocatore e suo agente per raddoppiandogli l'attuale stipendio sino a una cifra tra i 2 e 2,5 milioni.

Camarda show con l'Italia Under 21. Ibrahimovic: "L'anno prossimo torna al Milan"

Se la Milano nerazzurra si coccola Pio Esposito, quella rossonera osserva la crescita di un altro talento predestinato, Francesco Camarda. Sognando futuri derby della Maddoninna con i due bomber uomini simbolo di Inter e Milan. Classe 2008 (tre anni più giovane del collega interista), il centravanti nato a Milano ha segnato il suo primo gol in serie A con la maglia del Lecce (al 95° rete del pesantissimo 2-2 contro il Bologna), dopo l'assist in Coppa Italia ad agosto nel 2-0 contro la Juve Stabia, e ha dato spettacolo nel 4-0 dell'Italia Under 21 contro la Svezia: si è procurato un rigore, trasformato con un cucchiaio alla Francesco Totti, più giovane giocatore a fare gol nella selezione di categoria, palo colpito e prestazione di grande qualità. "Sono contentissimo, per prima cosa per la prestazione che abbiamo fatto come squadra. Siamo un bel gruppo e lo abbiamo dimostrato, ci divertiamo. Il gol? Non sapevo che il ct non fosse un amante. Mi è andata bene, sono rischi che un giocatore si prende. Io sono istintivo, in campo quello che mi viene al momento lo faccio senza problemi", ha detto l'attaccante a fine partita.

Mentre Zlatan Ibrahimovic dal Festival dello Sport di Trento ha dimostrato di avere le idee chiarissime sul futuro di Camarda:  "Tengo molto a lui. Ho fatto una foto con lui quando era ragazzino, non sapevo chi fosse. Ero andato al Vismare per dare un po' di motivazione ai ragazzi. Era il 2019, ma io ho visto il suo messaggio un anno fa. Non per arroganza, ma perchè non sono molto attivo sui social. Una volta mi ha taggato e allora l'ho visto. Giocavamo insieme e gli ho detto che poteva dirmelo che mi aveva mandato un messaggio. Ho aspettato il suo primo gol in A per mettere quel messaggio. Speravo lo facesse con il Milan. Ora in prestito, l'anno prossimo tornerà, lui deve fare il suo percorso. Sono contento per lui, molto contento. Nel calcio italiano manca un numero 9 come lui".

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