"L’ambizione di essere un’atleta vincente mi aveva fatto dimenticare di Sofia. Poi il 5 febbraio 2024...": Goggia si confessa a cuore aperto - Video Integrale
Sofia Goggia ricorda il momento della rottura di tibia e malleolo destro: “Ho pensato che la mia carriera fosse finita. Poi però ho capito che..."
Sofia Goggia / Credit: Gabriel Seghizzi - Red Bull Content Pool
Sofia Goggia si racconta: "L’ambizione di essere un’atleta vincente mi aveva fatto dimenticare di Sofia" - Video
“L’ambizione di essere un’atleta vincente, sempre al top, mi aveva portato a curare tutti i dettagli della performance sportiva, ma fondamentalmente mi ero dimenticata di Sofia, della ragazza, della giovane donna che ero ancora prima di essere atleta”, racconta Sofia Goggia nel corso del primo episodio di “I’m Coming Home”, la nuova serie lanciata da Red Bull che svela il lato più autentico di tre leggende dello sci italiano. Oltre alla quattro volte vincitrice della Coppa del Mondo di Discesa Libera, saranno protagonisti Dorothea Wierer e Dominik Paris.
Sofia Goggia si confessa raccontandosi al di là della pista e della gara, spiegando cosa significhi vivere sulla propria pelle una vita interamente votata alla performance, al risultato, alla cura del dettaglio.
Sofia Goggia, “I’m Coming Home” - Il trailer
Il punto di svolta per lei è avvenuto a seguito del gravissimo infortunio del 5 febbraio 2024, con la rottura di tibia e malleolo destro in allenamento. Un momento nel quale la paura di non poter più tornare a gareggiare era concreta: “Ho pensato che la mia carriera fosse finita. Poi però ho capito che per riprendersi ci si deve rimettere sotto, con tanto impegno e tanta fatica. E forse la parte più pesante non è stata quella fisica, ma quella emotiva, il dover risolvere i miei crucci interiori.”
Ed è proprio qui che Sofia ha tratto una nuova consapevolezza: quella che lo sport, per quanto totalizzante, non deve soffocare la persona, e che sebbene i compromessi non le appartengano, fosse importante e necessario anche “vincere nella vita”, che per sua stessa ammissione “non è sempre una gara al cancelletto”. Una consapevolezza che intende trasformare in nuova energia, per continuare a creare gioia, passione e divertimento nel mondo dello sci, portando idealmente tutti i suoi tifosi con sé: "Fare le cose solo per sé stessi è un’ambizione piccola: la bellezza è nella condivisione delle emozioni con gli altri. Ogni volta che salgo sul podio e sventolo la bandiera italiana, ricordo a me stessa da dove vengo e cosa rappresento."