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Il buono, il brutto e il cattivo
E' nata la figura del “Servo di Stato”. Con Draghi il popolo diventa cagnolino
(fonte Lapresse)

Nessuno cerca di prendersi la responsabilità finale di imporre l’obbligo assoluto del “vaccino”, tra distinguo, precisazioni, schemi statistici, valutazioni scientifiche e la “galassia del complottismo perenne”, ma in realtà il clima è diverso, l’atmosfera è comunque leggera come se fosse un varietà di un paese sudamericano.

 

 

Che Draghi, il Dragone” rappresenti un’anomalia nel paese delle stranezze ormai è assodato, come l’idea che comunque lui governi qualcosa di diverso di un paese, sorvolando, anzi surfando tra partiti nuovi e obsoleti, leader assortiti bolliti e compressione delle incazzature generalizzate.

 

I servi di Stato non rappresentano una categoria diversa da quella storicizzata nel secolo scorso, oggi sono parte attiva nel togliere costantemente legittimità ad un sistema, col tema dell’elusione e con la strategia dell’esclusione, parlano per spot, e farebbero addormentare perfino Bruno Vespa che sembra esser rimasto l’ultimo Aedo della post-democrazia mediatica.

Poche parole, molti fatti, tantissimi decreti e leggi che avrebbero fatto rabbrividire anche Gasparri nel giurassico, perché Marione è capace di scherzare su Gigione Donnarumma o sulla riforma della giustizia, crea le antiche condizioni dell’amatissimo : ”Asfaltar è governar”, che neppure Fanfani, Sullo, Gava, Lauricella e altri padri dell’Italietta, che mai come quest’anno è pronta per ri-prendere l’Autostrada del Sole.

E’ il popolo assomiglia tanto al cagnolino che muove la testa agganciato allo specchietto retrovisore e in questa posizione vive, o crede di vivere benissimo, perché servi si nasce, ma Italioti si diventa, anche se esiste un governissimo che si appoggia esclusivamente sull’odio reciproco di tutte le sue componenti immaginarie.

Infatti Giorgia Opposizione, gode perché ha tutto il campo libero per fare politica, citare Tolkien, e lo “spirito della Nazione”, mentre difende lo spazio istituzionale dal punto più lontano tra quanti lo hanno generato, sintesi perfetta tra l’ArciItaliano, lo Stivale del Duce, il magma democristiano informe da Moro a Scelba , ma niente rispetto a questa Autocrazia perfetta, senza sbavature, che impone i propri balzelli come se Ludovico il Moro(l’altro),fosse disgustato dalla prevaricazione.

C’è poco da capire, ogni azione illuminata ed immaginifica, serve per smussare gli ultimi spigoli, aiuta a sopportare le ultime irritazioni “tra brocche che sbroccano”, in assenza di argomenti(leggi Travaglio, o Feltri),o il carro di tespi che presidia l’avanspettacolo di Veronica Gentili, che si infrange a tutte le ore contro il sorriso da gattone del super-Premier.

Gli altri attendono gli avanzi, prebende sempre minori, perché la ciccia la gestisce Super-Mario e la nuova figura del “Servo di Stato” oltre all’obbedienza ha diritto al gesto ideale dell’annuire, del confermare sgomenti l’illuminata grandezza dell’Amministratore-Governatore che condivide con tutti la sua magnificenza culturale, concettuale e programmatica.

Sembra tutto semplice, uno scivolo di cristallo che ci conduce verso un mondo fantastico che ricorda “il Pianeta Proibito”, tra fiorellini, stabilimenti balneari, sole, mare pulito, ristori per tutti, green pass a punti, ed è tutto così perfetto che gli italiani hanno trasformato questo format-talk nella quotidianità condivisa.

Ci manca tanto Orwell perché anche lui non aveva capito quanto potesse essere grande la capacità dei popoli di diventare servi, migliori dei tanti che ci hanno preceduto e purtroppo inferiori a quanti riusciranno a superare anche questa insopportabile realtà.

Buone vacanze

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