Culture

Da Venezia a Parigi, Collezione Pinault alla Bourse de Commerce

 

Venezia (askanews) - Dopo Venezia, Parigi. Il prossimo anno aprirà nella capitale francese un nuovo grande museo per la Collezione di Francois Pinault, nella storica sede della Bourse de Commerce, una sorta di Pantheon moderno affacciato su Rue du Louvre, che dunque si affiancherà a Palazzo Grassi - Punta della Dogana di Venezia, ai quali sarà accomunato anche dallo stesso direttore, Martin Bethenod, che ci ha raccontato, dal Teatrino di Palazzo Grassi, lo spirito di questa avventura parigina ormai vicina al debutto."Il progetto di Francois Pinault, il progetto dei suoi musei - ha spiegato ad askanews - è quello di una realtà in perpetuo movimento, in permanente sviluppo. Questo sviluppo oggi ci riporta a Parigi, nella continuità del lavoro già fatto e che continua a essere fatto qui a Venezia".Continuità è una parola importante per entrare nel mondo di Pinault, anche perché con la Bourse de Commerce prosegue anche la collaborazione con l'architetto Tadao Ando, chiamato di nuovo a innestare il proprio lavoro in un palazzo storico e iconico."Come a Venezia, il progetto di Parigi - ha proseguito Bethenod - è un progetto di dialogo molto sottile, molto delicato, ma anche molto radicale tra il passato e il presente dell'architettura. Ma tutto questo messo a disposizione, in modo molto umile, delle opere d'arte e del pubblico".Il direttore ha poi ricordato l'importanza del dialogo tra i musei e le realtà locali, in un'ottica, comunque, di costante dialogo."I due musei hanno la stessa filosofia sono dedicati alla stessa collezione e agli stessi artisti, quindi l'idea ovviamente è quella di sviluppare ogni volta che sarà possibile delle collaborazioni, delle sinergie, ma anche delle complementarità, però in un modo molto fluido e soprattutto non nell'idea di una unica dogmatica realtà".Nel corso degli ultimi anni Palazzo Grassi e Punta della Dogana, ciascuno attraverso mostre pertinenti con gli spazi, si sono affermati come uno dei musei più importanti del mondo, anche grazie al lavoro di Martin Bethenod, per cui abbiamo voluto essere rassicurati sul suo rapporto futuro con Venezia."La mia intenzione - ci ha risposto - è di continuare e di essere a Venezia sempre come lo sono stato negli ultimi otto anni".La partita dunque raddoppia e, ormai, non manca molto per vedere Francois Pinault e la sua collezione essere profeti in patria, nel cuore storico della Ville Lumière. Appuntamento al 2019.