Culture

Daniele Innamorato in Marsèlleria a Milano: la pittura e il gesto

 

Milano (askanews) - La pittura come esperienza e come porta per entrare in un terreno di affascinante ambiguità. La mostra "Like No Tomorrow" di Daniele Innamorato allestita negli spazi milanesi di Marsèlleria, è un'occasione per riflettere su come la lezione, ormai storica, dell'Action painting possa essere attualizzata e ripensata. Partendo da un nesso ancora oggi cruciale per questo tipo di approccio artistico, che è quello tra casualità e causalità."Nonostante ci sia un concetto di partenza e una ricerca molto precisa - ci ha spiegato l'artista - nella fase produttiva è molto più importante il caso che non il concetto iniziale. Cioè esistono delle regole, delle tecniche che utilizzo e dalle quali non ci si può scostare. Però il risultato, fino alla fine, non è così chiaro, è sempre una sorpresa".Anche per lo spettatore che, sui tre livelli dell'esposizione, è chiamato a mettere in discussione più volte le proprie prime impressioni, alla luce di lavori che mai si presentano semplicemente per quelli che possono apparire al primo sguardo. Caratteristica che contribuisce a rendere la pittura di Innamorato più calata nella dimensione contemporanea. Il curatore della mostra, Giorgio Verzotti: "E' una pittura che supera se stessa - ci ha detto - non è la pittura da cavalletto, non è la pittura di piccole dimensioni, ma è una pittura che pretende un gesto quasi eroico, perché come si vede da questa mostra Daniele lavora sempre su grandissime dimensioni. Quindi ogni volta c'è un confronto psicofisico molto forte tra lui, lo spazio, l'opera e il linguaggio".Un linguaggio che vive anche di ciò che apparentemente è solo un materiale di lavorazione, come la grande quinta di cellophane che decora una intera parete oppure i due imponenti collage colorati che le stanno accanto. E Innamorato ci ha raccontato la genesi di questi assemblaggi. "Arrivano da una serie di dipinti su carta che non funzionavano, che erano degli scarti, ma che comunque avevo tenuto e che a distanza di anni, riguardandoli, sono riuscito a ricomporli, a ritagliarli, a riassemblarli e sono venuti fuori questi collage".La mostra in Marsèlleria resta aperta al pubblico fino al 28 aprile.