Spettacoli

I 3 docu-film sulle Città Identitarie d'Italia di Edoardo Sylos Labini

 


Roma, 29 feb. (askanews) - Valorizzare l'incredibile patrimonio della bellezza italiana. Sono stati presentati presso la Casa del Cinema di Roma i tre docu-film del progetto "L'Italia è questa - Festival Città Identitarie 2023", realizzati dal regista e drammaturgo Edoardo Sylos Labini con il patrocinio e il contributo del Ministero del Turismo."Dopo la rivista Cultura e Identità, dopo la Fondazione che raccoglie oltre 100 comuni italiani, dopo il successo dei festival che hanno invaso i comuni italiani in 9 edizioni, nel 2023 siamo stati a Potenza, Loano e Trino, ecco un nuovo progetto con le città identitarie, 3 docufilm intitolati L'Italia è questa. Perché l'Italia è questa, è la piccola provincia italiana che nasconde simboli culturali e artistici che il mondo ci invidia" spiega Edoardo Sylos Labini, regista e drammaturgo.L'obiettivo è quello di raccontare l'identità culturale dei nostri territori in modo pop, ci sarà infatti anche un programma tv."Cultura e Identità ha svolto un ruolo e svolge un ruolo fondamentale, andando a esaltare le tradizioni e quelli che sono i beni immateriali, culturali, dei borghi italiani. Una grande kermesse che in maniera trasversale alle arti valorizza quelle che sono l'identità delle città, dalla rievocazione storica, alle beni culturali, al teatro, alla musica, alla danza, all'arte, ai dibattiti, tutto di mille paesaggi e paesi italiani" aggiunge Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera.Un progetto che ripercorre storie e vite straordinarie del nostro tessuto culturale."Il Festival delle Città Identitarie è un evento molto importante. C'è una frase che a me colpisce molto, che accompagna la comunicazione di questo evento, che è questa è l'Italia le città identitarie, perché identità vuol dire le proprie radici, vuol dire l'appartenenza a una comunità e noi sappiamo che l'Italia non è soltanto l'Italia dei grandi centri e delle grandi metropoli, è proprio l'Italia anche dellepiccole ma non per questo meno importanti, perché quelle città sono proprio lo scrigno che conserva le nostre tradizioni e come tali devono essere sempre più valorizzate nel futuro" conclude Gianmarco Mazzi Sottosegretario al MIC.Diretti dallo stesso Sylos Labini, con la fotografia di Andrea Chiarucci, i tre documentari rappresentano un viaggio ideale tra i simboli identitari dei comuni di Potenza (Basilicata), Loano (Liguria) e Trino (Piemonte), raccontati nel corso dei festival che la scorsa estate hanno fatto tappa nelle piazze di queste cittadine della provincia italiana. Sul palco delle prestigiose manifestazioni, giunte alla IX edizione, miti assoluti come Giancarlo Giannini e Gabriele Lavia, l'omaggio alla grande Claudia Cardinale nel ricordo dell'attrice e nipote Luce, l'esilarante comicità di Gabriele Cirilli, i meme virali di Osho, uniti dalle testimonianze dei sindaci e degli operatori culturali del territorio, attraverso i quali è stato possibile scoprire personaggi e luoghi unici che costituiscono l'ossatura dell'Italia più bella e più vera. A Potenza Ruggero Leoncavallo scrive Pagliacci, melodramma tra i più rappresentati al mondo, a Loano i Doria incarnano la famiglia simbolo della cittadina che diede anche i natali alla mamma di Giuseppe Garibaldi e nel vercellese, a Trino, dove Cavour pensò l'Italia, si stampò per la prima volta la Commedia di Dante con la dicitura Divina.Un progetto, quello delle Città Identitarie, che ripercorre storie e vite straordinarie del nostro tessuto culturale e che ogni mese viene raccontato anche sulle pagine di CulturaIdentità, rivista ideata e diretta da Edoardo Sylos Labini che vanta ad oggi l'adesione di oltre 100 comuni del nostro Paese. Perché l'Italia è questa, una penisola di sorprendente bellezza formata al 90% da piccoli borghi e città di provincia tutte da scoprire. In un videomessaggio a Sylos Labini, il ministro del Turismo Daniela Santanchè si è complimentata per l'iniziativa e il lavoro svolto con i tre docu-film. All'anteprima hanno partecipato, oltre a Federico Palmaroli, in arte #Osho, il sindaco di Loano Luca Lettieri, l'assessore alla viabilità di Potenza Massimiliano Di Noia, per il Piemonte il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi, nonché i rappresentanti dei comuni di Fiuggi nel Lazio e il sindaco di Castrolibero in Calabria Orlandino Greco. Tanti i rappresentanti del Governo intervenuti per l'occasione: il Sottosegretario al MIC Gianmarco Mazzi, il Presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone, il sottosegretario al MEF Lucia Albano e quello all'Istruzione e Merito Paola Frassinetti. Presenti anche Marco Giorgetti, Presidente della Fondazione Teatro della Toscana (partner dei festival), la coreografa Barbara Altissimo, il regista Max Zanin, la cantante e conduttrice radiofonica Rai Pamela D'Amico e il vice direttore di Rai Cultura Giuseppe Giannotti.