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Costume
Fuori Salone 2019: Moda e Design si incontrano nelle stanze di Vogue
MASSIMILIANO LOCATELLI / SALA RIUNIONI

In occasione della 58esima edizione del Salone del Mobile Vogue Italia, per il secondo anno consecutivo, presenta “Life in Vogue”, un’occasione di scambio e confronto tra moda e design.

Otto creativi di rilevanza internazionale sono stati invitati da Emanuele Farneti, Direttore di Vogue Italia, a interpretare con la loro visione gli spazi e gli arredi della redazione. david/nicolas, Massimiliano Locatelli, Pierre Marie, Ana Kraš, Rafael de Cárdenas / Architecture at large, Jonathan Anderson, storagemilano e Studio Proba hanno lavorato al progetto immaginando un luogo in cui prenda forma il legame tra moda e design come espressione della personalità di chi lo abita.

“Life in Vogue è un progetto speciale perché ha una duplice valenza. Innanzitutto permette al nostro magazine, in occasione dell’uscita del nuovo Casa Vogue e proprio nei giorni della grande festa cittadina della Design Week, di sviluppare straordinarie collaborazioni con alcune delle più rilevanti voci creative di design, architettura e interior, e con aziende leader del settore. E in secondo luogo l’evento è per noi l’occasione in cui aprire le porte della redazione al grande pubblico: un messaggio di inclusività che ben sottolinea la più recente evoluzione editoriale di Vogue Italia” dice il direttore di Vogue Italia Emanuele Farneti, il quale, intervistato da Affaritaliani.it ha aggiunto: "Siamo molto affezionati a questo progetto. Anche quest'anno abbiamo coinvolto otto dei nomi più interessanti della scena creativa internazionale, li abbiamo invitato a prendersi cura delle nostre stanza e loro le hanno riempite di idee, di colore, di pezzi nuovi e antichi. Credo davvero sia un'esperienza unica che possa valere veramente la pena di fare in questi giorni di Salone "

Per l’occasione sarà poi allestito un Guardaroba di redazione: il cuore della rivista, il luogo in cui avviene la magia e tutti i vestiti e gli accessori delle stagioni si uniscono per diventare i protagonisti delle foto che creano le pagine del giornale. Quest'anno è stato immaginato un guardaroba a 360° per mostrare il momento in cui la modella di copertina arriva per prepararsi e provare i look legati all'atmosfera della cover story: le scarpe sono divise per colore, le reference appese al muro e i capi pronti per essere indossati.  Dal 9 al 12 aprile - dalle 10 alle 20 (il 9 aprile dalle 12 alle 20), in Piazzale Cadorna 5/7 - Vogue Italia aprirà i propri uffici al pubblico dando la possibilità di visitare i progetti e incontrare il team editoriale.

Nemo Lighting, main partner dell’evento, leader a livello mondiale nel campo dell'illuminazione, ha offerto ai designer la possibilità di scegliere lampade e complementi dal suo catalogo, che comprende la linea di design contemporaneo e la collezione Masters, una selezione unica di lampade iconiche, progettate da grandi tra cui Le Corbusier, Vico Magistretti e Franco Albini. Nemo ha in questo modo curato l'illuminazione delle stanze dell'installazione, oltre che degli uffici e del cortile di Condé Nast. “Le migliori collaborazioni nascono da sinergie solide e contemporanee. Mai come ora, il legame tra design e moda rappresenta una contaminazione culturale fondamentale per lo sviluppo della creatività” commenta Federico Palazzari, CEO di Nemo Lighting. “Nemo Lighting è orgogliosa di essere partner di Life in Vogue 2019, con una squadra di progettisti, architetti e designers di eccellenza mondiale. Ringrazio il Direttore di Vogue Italia Emanuele Farneti e Condé Nast Italia per aver creduto in un’iniziativa di intenso spessore progettuale, aperta al grande pubblico, nel segno della più contemporanea inclusività e dei valori in cui noi di Nemo crediamo fermamente”.

Design Week, otto creativi reinterpretano gli spazi della redazione di Vogue 

JONATHAN ANDERSON / UFFICIO

 

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“Per Life in Vogue, ho cercato un modo di reinterpretare i codici presenti nelle mie collezioni per JW Anderson, mescolando elementi presi dallo stile classico inglese con tocchi di modernità e arte. Il punto focale della stanza è un armadio aumbry Enrico VII del XVI secolo, storicamente utilizzato dalle famiglie facoltose per distribuire gli avanzi di cibo ai poveri e ai bisognosi, posto tra due grandi finestre. Un’opera in seta e in ferro forgiato a mano, realizzata nel 2018 dall’artista Anne Low ed intitolata Dead Blood, si posiziona in un angolo della stanza, racchiusa da pareti dipinte di una tonalità di giallo che spesso veniva utilizzata nelle residenze signorili inglesi. L’accostamento tra passato e modernità può essere considerato la mia firma stilistica, e anche in questa interpretazione di un ufficio tipo del 2019 sono partito dalla destrutturazione dei codici della residenza signorile, eliminando il frastuono dato dall’elevata quantità di opere d’arte, mobili e oggetti che popolava questo tipo di ambienti. Al centro della stanza, sopra ad un morbido tappeto color crema, si colloca una scrivania di quercia, semplice ma elegante, con elementi in legno a vista in contrasto con l’effetto perlescente della verniciatura a polvere. La sua altezza e la sua posizione sfidano i codici tipici dell’ufficio, stravolti anche dalla presenza di un ritratto olio su tavola di un gentiluomo con in mano un volume di Petrarca (c 1530).”

DAVID/NICOLAS / UFFICIO DEL DIRETTORE

 

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“Quando ci siamo avvicinati a questo particolare spazio, abbiamo voluto provare e cogliere lo spirito dello stile di vita aziendale italiano, semplice ed elegante, ma allo stesso tempo sofisticato nella sua storia. Sebbene venga etichettato come un luogo di lavoro dove spesso i compiti della società moderna possono essere molto impegnativi, abbiamo optato per colori caldi e colori della terra, come anche per un utilizzo specifico di materiali per riflettere il comfort e la serenità di casa. I pannelli installati dietro la scrivania aggiungono maggiore profondità e coerenza al contesto e consentono all’utilizzatore di variare costantemente la disposizione dello spazio alle sue spalle grazie alla sua scaffalatura modulare.I pezzi selezionati sono stati scelti e progettati nell’ottica di valorizzare l’esperienza lavorativa dell’individuo che li utilizza. La scrivania è composta da elementi monolitici per soddisfare la necessità di riporre oggetti, ma allo stesso tempo conserva una certa trasparenza in modo da non distaccarli troppo dal resto dell’ambiente.”

RAFAEL DE CÁRDENAS/ARCHITECTURE AT LARGE / UFFICIO

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“Nel 2039, ad una selezione d’elite di individui è stata concessa permanenza riservata con un fossile alieno proveniente dall’oggetto più lontano mai esplorato, Ultima Thule. All’arrivo, 20 anni fa, l’armadio monolitico si aprì per rivelare un ritmo di note udibili e motivi di luce semiotici. Nonostante l’avvicinamento per completare la traduzione, il messaggio proiettato viene interpretato come speculazioni fantastiche. Più capiamo, meno appare la nostra fisicità. Questo paradosso inebriante è la fonte esclusiva di ispirazione per l’eredità umana mentre sfuma verso l’insignificanza. In questo ufficio, invitiamo alla cautela quando sperimentiamo il vostro futuro…”

 

ANA KRAŠ / UFFICIO DEL DIRETTORE CREATIVO

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La sensibilità estetica di Ana Kraš è ancorata al suo retaggio serbo. È cresciuta facendo modelli di carta mentre giocava nella fotocopisteria dei suoi genitori a Belgrado. I mobili di una calda tonalità di grigio dell’ufficio del Direttore Creativo di Vogue Italia occupano un posto particolare nel cuore di Kraš poiché le ricordano i mobili del negozio dei suoi genitori a cui fa spesso riferimento nei suoi lavori. Tali riferimenti vengono ritrovati anche nello studio di NY dell’artista e nei suoi numerosi lavori. Per questo progetto, Ana Kraš ha riprodotto l’atmosfera del suo studio incorporando tutte le diverse pratiche in cui spazia la sua attività – arredi, disegni, oggetti e moda. Per lei il linguaggio grigio tipico degli uffici è da intendersi come fondamento dei moderni spazi d’ufficio con svolte sulle forme classiche e tocchi delicati di colore. Il design d’ufficio di Kraš presenta una scrivania in vetro e un tavolo da lavoro provenienti dalla collezione “Mara”, prototipi di tavolini, lampade “Bonbon” e un’opera a muro tessile. Le pareti presentano un murale disegnato a mano da lei stessa.

MASSIMILIANO LOCATELLI / SALA RIUNIONI

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"Ho voluto reinterpretare la sala riunione di Vogue Italia facendo entrare l'esterno, con la Piazza, il Castello e il suo Parco, nella stanza. Mi sono ispirato al famoso Desert de Retz, vicino a Paris. Un luogo che racconta una composizione di mondi e di culture diverse. Nella sala riunione che ho progettato ho usato una palette di verdi per creare un "dejeuner sur l'herbe" declinato attraverso il mio Tavolo Garda e i suoi marmi di verdi e di origini diversi.  Le sedute sono le sedie ML 1.2 che ho voluto leggere nella loro fusione di allumino e di pietre lavica. La luce che illumina dal soffitto è un sistema modulare di Nemo che unifica l'ambiente. Sul pavimento 2 Escargots di Le Corbusier (edizione di Nemo) mi permettono di rendere omaggio al grande maestro del Modernismo.  Su uno dei muri ho creato un orizzonte digitale che con un led wall proietta immagini tratte dall'universo Vogue. La sala riunione diventa l'incontro perfetto tra lo sguardo rigoroso del Modernismo e la libertà della mia visione di architetto."

PIERRE MARIE / PATTERN CORRIDOIO E TALENT ROOM

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Il gusto unico di Pierre Marie per i colori e le fantasie colpirà i visitatori già all’entrata. Il lungo corridoio che porta agli uffici di Vogue Italia avrà le pareti ricoperte da un pattern originale appositamente realizzato dal designer creando un’esperienza coinvolgente, esagerando il ruolo degli ornamenti e delle decorazioni di uno spazio di passaggio molto spesso trascurato: l’ingresso. Nella Talent Room invece è stato creato uno spazio adatto all’ispirazione. Un luogo dove ogni idea è come un testimone che passa da una mente creativa all’altra, allietato dalla luminosità che le pareti dipinte di un giallo brillante e allegro donano all’ufficio. Per riuscirci Pierre Marie ha creato ciò che ora sembra essere la sua firma specifica ideata appositamente per la mostra: due nuovi arazzi ed una vetrata che filtra e colora la luce proveniente da Piazza Cadorna attraverso l’unica finestra della stanza. Con sottili riferimenti al Futurismo nei suoi nuovi arazzi o a Memphis nell’uso dello stampato laminato arricchito dal suo design, questa vivace mostra è anche una lettera d’amore da parte del giovane decoratore nei confronti di Milano.

STORAGEMILANO / UFFICIO ATTUALITÀ

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Il progetto che abbiamo realizzato per Life in Vogue si chiama "The golden love”. Un titolo prima di tutto, ma anche una sorta di “manifesto” sull’eleganza che uno spazio professionale dovrebbe avere. L’installazione mostra due diversi punti di vista: uno è pulito e simmetrico, elegante e contemporaneo. L’altro, al contrario, è naturale e apparentemente disordinato. Si tratta di due lati della stessa medaglia. Tutti abbiamo bisogno di uno spazio piacevole, raffinato e ordinato per poter creare ed essere in grado di inoltrarci nell’ignoto della causalità per trovare ispirazione. La natura è ideale per dare nuova vitalità alla nostra mente, e tornare alle origini per scoprire nuove idee. L’ambiente naturale sembra essere dominato dal caos, eppure è il luogo più affascinante e perfetto che possa esistere, dove è possibile trovare il golden love per il mondo contemporaneo.

STUDIO PROBA / BREAK ROOM PER SAN CARLO

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Rifacendosi al claim di San Carlo per il mercato estero “Milano, a bite of style”, Alex Proba di Studio Proba ha creato un pack in limited edition per le patatine della storica azienda milanese e ha poi reinterpretato in chiave contemporanea la "break room”. “Quando ci è stato affidato il compito di dare nuova vita all’area relax mi sono chiesta che cosa sia l’area relax per i dipendenti e perché spesso questa stanza, in passato così come oggi, non sia affatto accogliente, tanto che i dipendenti ci trascorrono solo il tempo necessario per prendere uno snack al volo. Ci siamo concentrati sulla creazione di uno spazio in grado di distrarre e addirittura confondere non appena vi si entra. Uno spazio sovraccarico di colori e fantasie. In alcune parti della stanza le forme apparentemente piatte prendono vita e crescono fino ad uscire dalle pareti per creare delle sedute. L’area relax si trasforma ora in uno spazio accogliente che invita a prendersi quella piccola pausa creativa necessaria durante una giornata di lavoro impegnativa. Abbiamo mantenuto vivo l’elemento snack, ma l’abbiamo reso divertente facendolo diventare un gioco”.

 

 

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