Cleveland, il killer di Facebook si è suicidato
L'uomo accusato di avere ucciso a colpi di pistola un 74enne nel giorno di Pasqua e di avere poi pubblicato su Facebook il video dell'omicidio si è suicidato
Omicidio su Facebook, il sospetto si è suicidato
L'uomo accusato di avere ucciso a colpi di pistola un 74enne nel giorno di Pasqua e di avere poi pubblicato su Facebook il video dell'omicidio si è suicidato. Termina così la ricerca - giunta al terzo giorno - di Steve Stephens, così si chiamava il sospetto.
La caccia all'uomo era giunta al terzo giorno
A dare la notizia su Twitter è stata la polizia della Pennsylvania, dove l'uomo ha sparato contro sé stesso dopo un breve inseguimento. Ora si passerà alla sua identificazione formale, anche con test del Dna. La ricerca di Stephens aveva raggiunto una scala "nazionale" e le forze dell'ordine avevano chiesto aiuto a tutta l'America: "Se pensate di averlo visto, se avete notato il suo veicolo, se credete di avere informazioni utili" per la sua cattura, "chiamate il 911" (il numero per le telefonate di emergenza). Da ieri veniva offerta una ricompensa si 50.000 dollari per chiunque avesse fornito informazioni utili. In una conferenza tenutasi prima della notizia del suicidio dell'omicida, il commissario di polizia di Cleveland (la città dell'Ohio dove è avvenuta la tragedia) aveva fornito una notizia incoraggiante: "Non abbiamo scoperto altre vittime, quindi siamo fiduciosi che non ce ne siano ma continuiamo a cercare". Il riferimento era a un altro video dello stesso Stephens in cui diceva a qualcuno con cui era al telefono di avere già ucciso 13 persone. Il commissario Calvin Williams aveva spiegato di avere ricevuto quasi 400 dritte in arrivo da tutti gli Stati, "anche dal Texas". "Riceviamo chiamate da tutto il Paese", aveva spiegato precisando di "prenderle tutte seriamente in considerazione". A chi aveva insinuato che l'inchiesta fosse in panne, Williams aveva risposto: "Queste cose possono richiedere due giorni, due settimane, due anni. Dipende dall'individuo in fuga, dal loro modo di pensare, dal fatto che ricevano o meno assistenza. Le persone in fuga come in questo caso, a un certo punto hanno bisogno di aiuto". Per la risoluzione del caso, non servirà così tanto visto che l'omicida ha scelto di togliersi la vita.