Cleveland, il racconto delle tre ragazze segregate per 10 anni
Ringraziano tutti, chiedono di rispettare la loro privacy, e sono impazienti di vivere la loro nuova vita. Parlano in un video le tre ragazze rapite e tenute segregate per 10 anni in una casa di Cleveland dal 52enne Ariel Castro. Dieci anni di violenze e abusi di tutti i tipi, una di loro ha anche avuto una figlia con il loro aguzzino. E adesso Amanda Berry, Gina DeJesus e Michelle Knight, a due mesi dalla liberazione, parlano davanti alla telecamera, per ringraziare tutti coloro che le hanno aiutate e per ricominciare a vivere.
COME HANNO VISSUTO PER 10 ANNI - Lacci simili a lunghi guinzagli, catene, una piscina gonfiabile per far nascere i bambini, lucchetti alle porte. Per 10 anni le tre donne hanno subito torture e prove fisiche di ogni tipo, chiuse nella villetta di Seymour Avenue. "Le catene pendenti dal soffitto erano il maggiore strumento di controllo su cui il sequestratore Ariel Castro contava: Amanda Berry, Gina DeJesus e Michelle Knight potevano muoversi entro uno spazio limitato, ma appena facevano un passo le catene le bloccavano.
SEMPRE LEGATE - Le donne vivevano costantemente legate e stavano quasi sempre all’interno della casa. Castro infatti permetteva solo rare e improvvise uscite nel giardino sul retro della casa. All’interno della casa, Castro aveva creato un sistema di porte chiuse da lucchetti: consentivano di isolare attico, garage e seminterrato potendo avere più ambienti dove detenere le sequestrate. Alcune di queste porte furono installate nel 2001, l’anno precedente alla scomparsa di Knights, la prima ad essere rapita. Amanda Berry, 27 anni, Gina Dejesus, 23, e Michelle Knight, 32 hanno raccontato gli anni di violenze agli agenti dell'Fbi in un lungo colloquio. Erano sempre tenute in stato di schiavitù e violentate.