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Garlasco, il giorno della verità. Il retroscena sulla chiavetta dell'allarme di casa Poggi: "Custodita da qualcuno della famiglia". Ecco chi
L'incidente probatorio che può stravolgere tutto

Garlasco, il dettaglio sulla chiavetta per disattivare l'allarme e l'atteso incidente probatorio
La data del 18 dicembre 2025 era stata cerchiata in rosso sul calendario in quanto decisiva per la nuova inchiesta sul delitto di Garlasco, avvenuto ormai oltre 18 anni fa. La verità sulla possibile colpevolezza o meno dell'unico indagato in questa nuova inchiesta, Andrea Sempio, emergerà oggi durante l'atteso incidente probatorio. Si stabilirà quindi in maniera ufficiale se gli indizi emersi potranno diventare prove per un eventuale nuovo processo. La difesa del 37enne, gli avvocati Liborio Cataliotti e Angela Taccia, che si sono affidati alla genetista Marina Baldi e all'ex poliziotto Armando Palmegiani hanno depositato le loro considerazioni in vista dell'udienza che vedrà protagonista la perita e genetista Denise Albani.
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Nelle carte della difesa vengono sollevate diverse criticità rispetto alla perizia consegnata a inizio dicembre, in particolare oltre a sollevare dubbi sull'attendibilità del Dna attribuibile alla linea paterna di Sempio, vengono marcate perplessità sulla biostatistica. In particolare viene evidenziata l'impossibilità di stabilire se quella traccia genetica trovata sulle unghie di Chiara Poggi è stata l'effetto di un trasferimento diretto da contatto o mediato da un oggetto. Emerge un nuovo dettaglio fin qui poco considerato. A sottolinearlo è la trasmissione Ignoto X su La7.
Il conduttore Pino Rinaldi si concentra sulla chiavetta per la cassetta dell'allarme di Chiara Poggi e ricorda che "la mamma di Chiara Poggi aveva dato la chiavetta alla mamma delle cugine Cappa". Rinaldi chiede: "C’è scritto nei verbali chi era in possesso del mazzo di chiavi contenente anche la chiavetta dell’antifurto per attivare o disattivare da fuori?". Il conduttore, senza attendere una risposta, continua: “La mamma di Chiara Poggi aveva dato la chiavetta alla mamma delle cugine Cappa", ovvero Maria Rosa Poggi, sorella del padre della vittima Giuseppe Poggi.
