Ilva/ Riva a custode: decisi a ripresa attivita' produttiva
Riva Acciaio esprime il "fermo intendimento" di fare di tutto "per assicurare, nel piu' breve tempo possibile, la ripresa delle attivita' produttive dei nostri stabilimenti, che sono state purtroppo sospese in esecuzione del provvedimento di sequestro del Gip di Taranto". E' quanto si legge nella lettera inviata dal gruppo al custode giudiziario Mario Tagarelli oltre che al ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato e al sottosegretario Claudio De Vincenti.
Il gruppo nel sollecitare "un incontro per una disamina congiunta della situazione e dei suoi possibili sbocchi" evidenzia come "le banche in diretta e immediata conseguenza del sequestro, hanno revocato o comunque congelato tutti i fidi che erano stati faticosamente riaperti a sostegno delle attivita' aziendali. Ugualmente siamo oggi stati informati che le linee di factor che abbiamo in essere con Mediafactoring sono integralmente bloccate a seguito del sequestro". Secondo Riva Acciaio quindi risulta "evidente che la ripresa dell'attivita' produttiva, a tutela dell'occupazione e dell'integrita' del patrimonio aziendale, presuppone il preventivo ripristino di condizioni operative e finanziarie adeguate rispetto al funzionamento di un'azienda delle dimensione e della complessita' di Riva Acciaio". La societa' infine sottolinea che la volonta' di ricercare soluzioni per la ripresa dell'attivita' produttiva "non costituisce in alcun modo acquiescenza a un provvedimento di sequestro che lede la nostra autonomia patrimoniale e che riteniamo illegittimo sotto ogni profilo".
GIOVANNINI, IN CDM NORMA PER FUNZIONAMENTO IMPIANTI
"Il Governo sta valutando la possibilita' di intervenire in via legislativa per rendere effettiva la salvaguardia delle attivita' produttive" delle aziende del Gruppo Riva e dell'Ilva "pur nel rispetto delle finalita' del sequestro". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, alla Camera. "Nel Cdm di questa settimana - ha aggiunto - sara' proposto un intervento normativo che assicurera' il funzionamento degli impianti".
ZANONATO: AL CDM DEROGA A RIVA PER SBLOCCO SOLDI
"Porteremo al prossimo cdm una norma che consentira' agli amministratori delle fabbriche Riva di disporre anche dei soldi, in deroga con quanto previsto dal codice penale". Lo ha detto il ministro per lo Sviluppo economico Flavio Zanonato in audizione alla Camera. "La norma molto semplice che stiamo verificando con il ministero della Giustizia - spiega Zanonato - e' un 104 ter che dica: quando il sequestro riguarda un'attivita' produttiva il giudice nomina un amministratore che dispone anche dei soldi per assicurare l'amministrazione, la norma ha valore retroattivo".