Cronache
Manchester, Isis rilancia l'attacco ai soft target. Conseguenze sul voto Uk

I dati di fatto, le deduzioni e le conseguenze. Tutto quello che sappiamo finora (e tutto quello che c'è da sapere) sull'attentato di Manchester
Pochi finora i dati certi, molte pero' le deduzioni che si possono trarre dall'attacco di questa notte a Manchester, dove 22 persone hanno perso la vita.
I DATI DI FATTO
- La rivendicazione dell'Isis, compiuta poche ore dopo l'attacco.
- E' il piu' grave attacco su suolo britannico dagli attentati nella metropolitana di Londra del 2007.
- L'azione e' stata condotta da un kamikaze. Lo ha confermato la polizia: l'uomo ha fatto esplodere un ordigno pieno di biglie di ferro nel foyer dell'Arena.
- L'assassino ha un nome ed un cognome. Lo ha confermato il premier britannico Theresa May. Si chiama Salman Abedi, 23 anni, di origini libiche.
- Un uomo e' stato arrestato. Ha 23 anni ed e' stato fermato alla periferia di Manchester.
- Non e' possibile monitorare 24 ore su 24 tutti gli "attenzionati" della polizia. L'MI5 e' in possesso di una lista di 3.000 nominativi di soggetti a rischio, ma le risorse a disposizione permettono di controllarne costantemente non piu' di 40. Per ognuno di loro si devono mettere al lavoro nell'arco delle 24 ore 18 funzionari di polizia. Il controllo, poi, non puo' durare oltre un certo numero di giorni.
-Nonostante questo, sono ben 12 i tentativi di attacco terroristico ad essere stati stroncati dalle forze dell'ordine negli ultimi 18 mesi. Lo si legge nei documenti della commissione intelligence e sicurezza di Westminster.
- Sono circa 800 le persone che nel corso del tempo hanno lasciato la Gran Bretagna per combattere in Siria con l'Isis. Piu' di 400 di loro si ritiene siano rientrati in patria, spesso con le conoscenze e la determinazione utili a compiere attacchi.
LE DEDUZIONI
- L'attacco e' avvenuto al termine di un concerto di musica pop. La circostanza fa pensare ad una possibile connessione con il massacro del Bataclan a Parigi, nel novembre 2015. Sia l'Isis sia al Qaeda hanno mostrato di preferire questo genere di manifestazioni, per loro simbolo della decadenza della cultura occidentale. Rispetto al Bataclan pero' la novita' e' rappresentata dall'eta' delle vittime, mediamente piu' bassa dei morti di Parigi. La cosa aumenta l'orrore, un effetto cercato di proposito.
- Altra differenza con il caso Bataclan: questa volta non si e' trattato di un commando e non sono state usate armi automatiche contro la folla. La cosa fa pensare ad un lupo solitario, o almeno ad una cellula scarsamente organizzata.
- In realta' pero' l'uso di una bomba puo' indurre a ritenere che una sorta di organizzazione dietro l'attentato ci sia. Preparare un ordigno richiede esperienza, soprattutto se si tratta di un congegno di dimensioni ridotte e che deve essere fatto esplodere in un dato momento. Dietro il giovane assassino, quindi, ci potrebbe benissimo essere una struttura di rimpatriati dalla Siria. Un vero incubo per Scotland Yard.
- Spesso questi attacchi sono portati a termine in giorni scelti appositamente. In molti hanno notato che quattro anni fa, il 23 maggio, nella periferia meridionale di Londra venne ucciso a colpi di accetta un soldato, Lee Rigby. Possibile anche una connesione con il discorso tenuto a Gerusalemme due giorni fa dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che e' stato una vera e propria chiamata al mondo arabo per isolare e combattere Daesh.
- Piu' che probabile, invece, una connessione con le imminenti elezioni politiche in Gran Bretagna, previste per l'8 giugno. Prima conseguenza: la sospensione della campagna elettorale annunciata da Theresa May immediatamente dopo l'attacco. Nonstante questo, la campagna elettorale risentira' pesantemente dell'accaduto. Theresa May, dopo sei anni passati all'Home Office, avra' gioco facile a presentarsi come un premier della sicurezza, una sorta di Churchill impegnata nella lotta senza frontiere al nemico terrorista. Difficile che riesca a farlo il leader laburista Jeremy Corbin, in passato indicato come simpatizzante dell'Ira (che a Manchester in passato ha compiuto una serie di attentati). Inoltre Corbyn ha avuto parole fortemente di apertura nei confronti di Hamas e Hezbollah. Il vantaggio dei Tory sul Labour era andato riducendosi negli utlimi giorni, ora bisogna vedere se il trend restera' quello.
CONCERTI E DISCOTECHE OBIETTIVI IDEALI PER SEMINARE TERRORE
L'"idea generale" dei terroristi è colpire i luoghi meno protetti e più vulnerabili, i cosiddetti "soft target", e posti simbolo della "decadenza occidentale" dove si fa musica e che sono frequentati contemporaneamente da "uomini e donne, in questo caso giovani". Per questo motivo la Manchester Arena è l' "obiettivo ideale". E' quanto sostiene Lorenzo Vidino, esperto di terrorismo e direttore del 'Program on Extremism' della George Washington University, che commenta la strage di ieri al concerto della popstar Ariana Grande e che a proposito delle parole di Trump, che ha definito i terroristi "malvagi perdenti", spiega che è un "linguaggio semplice e diretto che può arrivare alla sua audience".
L'ISIS E LA STRATEGIA DEI SOFT TARGET
l'attentato kamikaze a Manchester, costato la vita ad almeno 22 persone e non ancora rivendicato, segue il solco degli attacchi compiuti in passato contro concerti e discoteche, come al Bataclan di Parigi, a Orlando, ad Ansbach (Germania) e in Israele. Il messaggio generale è 'andate, colpite qualsiasi obiettivo che massimizza l'impatto dal punto di vista mediatico, dal punto di vista psicologico e dal punto di vista delle vittime. Una strategia, quella dell'Isis, che probabilmente (e purtroppo) proseguirà ancora.