Manchester, ecco chi era il killer: Salman Abedi, 23 enne libico-inglese
Ecco chi era Salman Abedi, l'attentatore di Manchester
Manchester: polizia, 23enne Salman Abedi e' il kamikaze
Il killer che stanotte si e' fatto saltare in aria a Manchester uccidendo 22 persone e ferendone 59 e' si chiamava Salman Abedi ed aveva 23 anni. Lo ha dichiarato il capo della polizia della citta', Ian Hopkins, aggiungendo che sono ancora in corso accertamenti per capire se abbia agito da solo o se sia stato aiutato da qualcuno.
Abedi è figlio di una coppia di rifugiati libici. Il padre è un agente di sicurezza
Abedi e' nato a Manchester nel 1994 ed e' il terzo di quattro figli di una coppia di rifugiati libici scappati in Gran Bretagna durante il regime di Muammar Gheddafi. La madre, Samia Tabbal, 50 anni, e il padre, Ramadan Abedi, agente di sicurezza, sono nati in Libia e, una volta emigrati in Gran Bretagna, hanno vissuto prima a Londra, prima di trasferirsi nell'area di Fallowfield, a sud di Manchester (dove oggi la polizia ha arrestato una persona), dove vivevano da almeno 10 anni. Una figlia della coppia, Jomana, 18 anni, ha frequentato il liceo di Whalley Range, prima di lavorare nella moschea di Didsbury, nel 2013. Nata a Manchester, ha due profili Facebook e nel suo status afferma di essere di Tripoli e di avere molti legami con la Libia. Nel suo profilo appaiono anche esortazioni a indossare il velo islamico. Abedi e' cresciuto nell'area di Whalley Range. Secondo notizie non confermate, i genitori e i due figli piu' grandi soono tornati in Libia.
polizia, comunita' unita, non tollerate rappresaglie
Il capo della polizia di Manchester, dove un kamikaze 22enne Salman Abedi si e' fatto saltare in aria alla fine di un concerto, uccidendo 22 persone e ferendone 59, ha sottolineato come sia "vitale che le nostre diverse comunita' restino unite. Non tollereremo che l'odio" si diffonda, ha intimato per scongiurare possibili atti di vendetta contro la comunita' musulmana visto che il killer, benche' britannico, era figlio di due profughi libici. Eventuali rappresaglie contro la vasta comunita' musulmana in Gran Bretagna farebbero il gioco di Isis che ha rivendicato l'attentato e che punta ad alimentare l'odio tra occidentali (per loro tout court "crociati") e musulmani in Europa.