Sgarbi, la figlia Evelina non ha dubbi: "Mio padre manipolato e fragile. La compagna Sabrina Colle? Mai piaciuta, vi spiego perché" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 13:09

Sgarbi, la figlia Evelina non ha dubbi: "Mio padre manipolato e fragile. La compagna Sabrina Colle? Mai piaciuta, vi spiego perché"

La figlia di Vittorio Sgarbi racconta ad Affaritaliani mesi di ricoveri, isolamento e quella "cortina di segretezza" che, a suo dire, avrebbe aggravato le condizioni del padre

di Federica Concas

Evelina Sgarbi: “Mi auguro che mio padre possa riprendersi nel corpo, nello spirito e nella sua libertà”

Dopo settimane di attenzione pubblica crescente, Affaritaliani ha raccolto la testimonianza di Evelina Sgarbi. La figlia di Vittorio Sgarbi ricostruisce – dal suo punto di vista – mesi segnati da tensioni familiari, ricoveri e versioni contrastanti sulle condizioni del padre, denunciando quella che lei stessa definisce “una cortina di segretezza” imposta dal suo entourage più ristretto.

C’è stato un momento in cui, da figlia, ha capito che non poteva più tacere e che doveva denunciare tutto per proteggere suo padre?

"Da dicembre dello scorso anno ho perso i contatti diretti con mio padre e a gennaio, su mia insistenza, avevo saputo genericamente di un malessere dovuto alla depressione, con un breve ricovero. A fine febbraio, saputo da mio fratello di un nuovo e serio ricovero, sono andata subito a Roma. Il giorno prima di vederlo ricevo un diktat, tramite la madre di mia sorella, da parte di Sabrina Colle: le condizioni di salute di mio padre dovevano essere rigorosamente secretate.

Questo mi convince ad accettare l’invito di una trasmissione televisiva. Il suo aspetto aveva trasceso la peggiore delle mie aspettative: trasfigurato, ridotto a meno di 50 chili, sprofondato in uno stato catatonico, col capo chino e totalmente assente. Un vero choc. La compagna, con l’autista, gestivano il suo telefono, irridendo chi cercava notizie e intimandomi il silenzio. Ho capito che dovevo infrangere quella cortina, che era tutt'altro che una protezione, e ricorrere ai media. Sono andata in trasmissione, ho denunciato le sue condizioni e dichiarato la mia preoccupazione".

Cosa la preoccupa nel vedere suo padre ancora esposto alle telecamere? E cosa ha provato dopo l’intervista a Domenica In?

"Credo che le stesse riprese, nonostante i tagli, denuncino da sé. Ho visto mio padre sofferente, compulsivo, trasandato e sporco, la barba incolta, i capelli appiccicati, lui che ha sempre avuto una chioma e una rasatura perfette. La cosa che mi ha ferito, disgustato e soprattutto adirato di più è stata la grottesca e reiterata ostentazione a fini commerciali, che offende drammaticamente la sua libertà, la sua dignità e il suo genio".

A Verissimo ha raccontato che suo padre avrebbe tentato di buttarsi dal balcone e che sarebbe stato persino chiuso a chiave in una stanza. Come si è arrivati, secondo lei, a questa situazione?

"Ho denunciato per maltrattamenti e circonvenzione il suo stretto entourage, che definisco cerchio tragico, che evidentemente, per motivi del tutto antitetici all'amore e alla cura millantati, lo ha malversato e ridotto in questo stato di prostrazione fisica e psicologica".

Sul tema del matrimonio ha definito “una vergogna” che una persona così malata possa sposarsi in quelle condizioni. È davvero impossibile un dialogo con Sabrina Colle?

"È vergognoso e, ho saputo, anche contro lo stesso diritto canonico, che una persona in quelle condizioni, con importanti somministrazioni di psicofarmaci, sia in grado di esprimere un reale e sincero desiderio di unirsi nel vincolo del matrimonio. Sabrina Colle non ha mai avuto rapporto con me, non mi è mai piaciuta e so benissimo che, le pochissime volte che l'ho veduta, dietro un falso atteggiamento da matrigna benevola, mi ha sempre osteggiato e infamato con mio padre e non solo. Così come ha fatto ora attraverso opinionisti e portalettere, cercando di sminuire il mio stesso rapporto con lui".

Lei sostiene che gli incassi di suo padre sono gestiti dalla compagna e in parte occultati tramite società. Com'è plausibile – dal suo punto di vista – che voi figli non abbiate alcuna voce in merito?

"Noi figli siamo sempre stati estromessi da tutte le questioni economiche riguardanti mio padre e, progressivamente, parlo per me, allontanati da lui. D'altronde è piuttosto eloquente e bizzarro il fatto che venga accusata io di interesse, laddove è mio diritto e dovere tutelare mio padre e soprattutto non avendo, al contrario della Colle, alcuna società interessata alle sue attività e alcuna partecipazione alla Fondazione che porta il suo, e anche il mio, nome. Ma questo verrà chiarito e appurato nelle opportune sedi".

Che cosa ha provato nel ritrovarsi suo fratello Carlo al fianco, dopo mesi in cui aveva lottato da sola?

"Mio fratello in realtà mi ha sempre sostenuto, anche se non si era mai esposto, per suoi motivi che rispetto completamente. Il fatto che nelle memorie depositate dal suo avvocato, Annamaria Bernardini de Pace, abbia dichiarato tutto ciò che ho sostenuto dall'inizio, mi ha dato un supporto importante, oltre ad avermi affrancato da alcune odiose insinuazioni di un suo ipotetico dissenso".

Al di là delle polemiche, che cosa desidera davvero per suo padre e per la vostra famiglia?

"Mi auguro che mio padre possa riprendersi nel corpo, nello spirito e nella sua libertà, ma soprattutto che possa comprendere – come credo sia – che questa battaglia sia avvenuta per lui e mai contro di lui".

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