I Fumetti d'autore entrano nei Musei italiani
Un'iniziativa del Mibact per avvicinare i giovani all'arte e valorizzare i nuovi talenti
Brera senza tele, come la disegna Paolo Bacilieri sotto i bombardamenti del '43. L'avventura di Margherisba, che sogna di diventare pittrice, e il drago nelle sale degli Uffizi di Firenze sulle strip di Alessandro Tota. E ancora il risveglio dell'Atleta di Taranto, millenni fa rampollo della nobiltà magnogreca, oggi romantico protagonista della storia di Squaz al Marta e “Non dimenticarti di me” di Lorenzo Ghetti ambientato nel Museo e Real Bosco di Capodimonte. Tavio, Ale e Mary devono intrufolarsi nel museo senza dare nell'occhio e portare a termine la propria missione, ma il varco è rimasto aperto troppo a lungo e il viaggio nella dimensione parallela si rivela pieno di insidie ma, alla fine, Mary ritornerà ad essere Maria Cristina di Borbone, ritratta da Elisabeth Vigée Le Brun nel 1790 circa. “Questa iniziativa sarà uno strumento straordinario per bambini e ragazzi”, commenta il ministro di Beni culturali e Turismo, Dario Franceschini. “Un progetto che mette insieme la valorizzazione di artisti e talenti italiani; investe sul fumetto, genere spesso un po' bistratto ma grandissimo strumento di comunicazione, tanto che lo scorso anno abbiamo stanziato due milioni di euro perché nasca un museo dedicato a Lucca. E fa capire anche cosa fanno i musei. In Italia sono 4 mila in tutto, ce n’è per tutti da raccontare”.
Strip, vignette, colori. E poi ”sbam”', “'splash”', tra fantasia e storia. La graphic novel irrompe nelle sale blasonate dei musei statali italiani per raccontare per la prima volta a suo modo la bellezza del patrimonio con Fumetti nei musei, prima collana nata proprio per avvicinare l'arte ai più giovani (e non solo), realizzata dal Mibact in collaborazione con Coccoino Press-Fandango e il supporto di Ales. Per ora sono 22 albi (arricchiti da informazioni, spunti di lavoro, quiz, copertine trasparenti da personalizzare) per i primi venti musei a gestione autonoma, più il Colosseo e il Parco archeologico di Pompei, firmati dai più celebri fumettisti italiani, che da metà marzo debutteranno in tremila copie destinate ai laboratori didattici.
“L’idea -racconta Mattia Morandi, ideatore del progetto per il Mibact- è di allargare il progetto anche agli altri dieci musei autonomi e ad almeno un museo per ognuno dei 17 poli regionali, così da arrivare a 49 graphic novel e magari poi raccoglierle in un volume in commercio in bookshop e librerie”'. Un viaggio a fumetti, fino all'1 aprile in mostra anche all'Istituto Centrale per la Grafica di Roma, frutto dell'incontro degli artisti con i direttori e storici dei musei, che pagina dopo pagina corre attraverso l'Italia dei Bronzi di Riace nella Teoria degli opposti di Vincenzo Filosa all'Archeologico di Reggio Calabria. Nel Colosseo “Hic”di Roberto Grossi, nei tratti dei teneri personaggi di Maicol & Mirco che si ritrovano alle prese con l'allagamento della Galleria nazionale delle Marche o la scimmietta del Pomo rubato di Martoz che alla Galleria Borghese finisce sulla spalla di Napoleone in cerca della sorella Paolina. E dove, in un futuro fantastico, è possibile anche tornare indietro nel tempo e rivivere il rito millenario dei Vulcanalia nella Pompei di Bianca Bagnarelli. ”Un progetto che non ha eguali”, afferma il direttore editoriale Ratigher. “Siamo arrivati persino prima dei nostri cugini d'oltralpe, in genere sempre all'avanguardia”.