Culture
Premio Ricoh per arte e responsabilità sociale d'impresa
La mostra presso lo Spazio espositivo Mondadori Megastore di via Marghera 28, a Milano
Di Milo Goj
Cambio della guardia alla presidenza della Giuria del Premio Ricoh, uno dei più importanti riconoscimenti per giovani talenti della contemporary art.
Al professor Giacinto Di Pietrantonio, uno dei più autorevoli critici internazionali, direttore del Gamec, subentra Giorgio Grasso, curatore del Padiglione Armenia della Biennale di Venezia 2017, dove, nel 2011 era stato coordinatore del Padiglione Italia.
I 21 finalisti (su circa 500 richieste d'adesione) del Premio, giunto alla settima edizione, presenteranno le loro opere presso lo Spazio espositivo Mondadori Megastore di via Marghera 28, a Milano in una mostra che sarà inaugurata giovedì 9 marzo e resterà in cartello sino al 19 marzo.
Il Ricoh ha una forte connotazione di csr, corporate social responsibility. E' stato ideato nel 2009 per aiutare i giovani talenti dell'arte italiana a emergere.

«E' sempre più difficile per un giovane farsi strada nel mercato dell'arte. Iniziative come queste danno un forte supporto, agli autori emergenti, sia in termini di visibilità, sia di curriculum espositivo», commenta la pittrice Sabrina Ravanelli, la “material queen” dell'arte italiana, per la prima volta in giuria.
Inoltre i partecipanti sono chiamati a interpretare i valori della multinazionale nipponica, riassumibile nella formula “l'innovazione sostenibile”.
I 21 finalisti sono suddivisi in tre categorie: Grafica/Pittura/Disegno; Fotografia/Digital art/Video art; Scultura/Installazione. Sarà premiato il vincitore assoluto e i tre vincitori di categoria. Le loro opere andranno ad arricchire la Collezione Ricoh, una delle più interessanti raccolte aziendali di lavori di giovani artisti contemporanei.