Adidas porta Marc Jacobs in tribunale. E apre a Milano il suo primo flagship
Guerra delle strisce tra Adidas e Marc Jacobs. Il brand di abbigliamento sportivo ha infatti fatto causa allo stilista americano per per alcune maglie con dettagli che richiamano le bande parallele, segno distintivo del casa tedesca. I legali del colosso dello sportswear sostengono infatti che alcune recenti creazioni targate Marc Jacobs possono far credere che quei capi siano prodotti, autorizzati, o in qualche modo associati ad Adidas. Ora la parola passa alla Corte federale dell'Oregon cui spetta di deliberare sulla vicenda.
Intanto Adidas Original, dopo Londra, Berlino, Shangai, Seoul, ha deciso di inaugurare a Milano il suo quinto flagship store al mondo, scrivendo alla città per l'occasione una speciale dedica. ”A Milano ci puoi nascere o ti ci puoi trovare, per caso. E ti sembra di averla scelta.”
Lo store è progettato sulla base di un nuovo concept che prevede la creazione di uno spazio multifunzionale che rifletta appieno la cultura delle città in cui è situato. “Il nuovo flagship ha dimostrato di aggiungere un ulteriore slancio alla nostra storia di successo in tutto il mondo. Questi store ci consentono di fornire esperienze nuove ed entusiasmanti ai nostri consumatori ma anche celebrare, allo stesso tempo, un riavvicinamento alle città del nostro brand” afferma Arthur Hoeld, General Manager di Adidas Originals che continua “sono davvero felice dell’arrivo del negozio nella metropoli chiave di Milano - una città per noi strategica che influenza le tendenze in tutto il mondo - all’interno del quale si potranno trovare le collaborazioni ed i pezzi più nuovi della nostra collezione."
Sviluppato su due piani in una superficie di 200 mq, il flagship adidas Originals, situato in Via Alessio Toqueville 11, rappresenterà un epicentro creativo che attiverà la città, coinvolgendola con vari progetti artistici. Il brand ha voluto, infatti, dedicare alla città un vero e proprio Manifesto contenente un tributo a Milano e per celebrarne l’apertura ha coinvolto sette artisti emergenti della scena milanese con diversi background e diverse ambizioni, tra editoria, design, moda che hanno reinterpretato il Manifesto, rappresentando ognuno la parte del manifesto dalla quale è stato più colpito, quella che più di ogni altra incarna la loro Milano.
Il risultato è un vero e proprio progetto culturale che celebra la creatività e le sue diverse forme: a partire da una fanzine contenente tutti i lavori degli artisti che hanno trovato una forte complicità con Milano, all’installazione degli stessi in tutta la città, per culminare in un collettivo di tutti gli artwork esposti all’interno dello store dal 30 aprile.