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Economia
Decreto omnibus, via libera: contributo agli sfollati di Scampia, flat tax raddoppiata per i miliardari stranieri, 13 milioni a comuni degli appennini. Leo: "Rivisto buona parte del sistema fiscale"

Ok Cdm al dl omnibus, contributo agli sfollati di Scampia

Via libera del Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, al decreto legge omnibus con misure che vanno dal fisco agli enti locali passando per il contributo per gli abitanti sfollati delle Vele di Scampia e l'aumento da 100mila a 200mila euro della flat tax per i 'Paperoni' che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia.

Dl omnibus: Giorgetti, raddoppia la flat tax per i miliardari stranieri

Nel Dl omnibus approvato oggi dal Consiglio dei ministri, c'è "una norma che ha fatto molto rumore: il raddoppio della cosiddetta flat tax per miliardari, per semplificare", ovvero per coloro "che decidono di trasferire il domicilio fiscale in Italia". Lo ha indicato il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, in conferenza stampa.

Quando gli è stato chiesto quante persone hanno beneficiato della misura e quanto hanno reinvestito, Giorgetti ha indicato che "ad oggi sono 1.186. Quanto abbiano reinvestito in Italia onestamente è molto difficile valutare. La decisione di fare questo adeguamento che comunque, diciamo così, rimane interessante - ha spiegato - va nel senso che, l'ho detto in sede internazionale al G20 e anche al G7, noi siamo contrari a inaugurare una stagione di gara e di competizione per creare situazioni di favore fiscale a persone e imprese. Se inizia questa gara, Paesi come l'Italia, che hanno spazi fiscali assai limitati, inevitabilmente sono destinati a perdere. Questo vale quindi sia per le persone fisiche che per le imprese. C'è tutto il tema della Global Minimum Tax, primo pilastro e quant'altro su cui noi ovviamente siamo impegnati. Ad oggi i dati che abbiamo noi sono di questa natura, dal 2017 ad oggi".

TURISMO: CDM, 13 MLN A COMUNI DEGLI APPENNINI, SANTANCHE' 'MONTAGNA ASSET STRATEGICO'

Il Consiglio dei ministri di oggi ha approvato lo stanziamento di 13 milioni di euro a sostegno del turismo nei Comuni all'interno di comprensori e aree sciistiche della dorsale appenninica colpiti dalla diminuzione delle presenze turistiche, causata dalla mancanza di precipitazioni nevose, nel periodo che va dal 1° novembre 2023 al 31 marzo 2024 (''Misure fiscali ed economiche'', cd. ''DL Omnibus'', art. 18). Le risorse saranno destinate alle imprese turistiche operanti nei Comuni dei comprensori e delle aree sciistiche della dorsale appenninica che, nel lasso di tempo preso in considerazione, hanno subito una riduzione dei ricavi non inferiore al 30% rispetto a quelli registrati dal 1° novembre 2021 al 31 marzo 2022. "Con questo intervento ribadiamo, ancora una volta, il nostro impegno a sostegno della montagna italiana, che si conferma asset strategico per il comparto anche nel periodo estivo, tanto da far segnare un aumento delle presenze rispetto a quelle dello scorso anno - commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè -. Il governo e il ministero ci sono e stanno dalla parte delle imprese del turismo montano, che contribuiscono fortemente a trainare l'economia nazionale".

Nello specifico, i destinatari del provvedimento sono: esercenti attività di impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale, nonché di preparazione delle piste da sci; noleggiatori di attrezzature per sport invernali; maestri di sci, iscritti negli appositi albi professionali, e delle scuole di sci presso le quali questi operano; agenzie di viaggio; tour operator; gestori di stabilimenti termali; imprese turistico-ricettive e imprese di ristorazione. Entro 45 giorni dall'entrata in vigore del decreto, il ministero del Turismo individuerà i Comuni interessati dalla misura, definendo i criteri per la quantificazione del sostegno, le procedure di erogazione, le modalità di ripartizione e assegnazione, e le procedure di verifica, controllo e revoca.

Università, da Cdm via libera a riforma dei contratti di ricerca

Il Consiglio dei ministri, su proposta della ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha approvato il disegno di legge di riforma dei contratti della ricerca. Con il provvedimento, "si ampliano gli strumenti a disposizione delle Università, degli enti pubblici di ricerca e delle istituzioni Afam per inquadrare professionalmente le diverse figure all'interno del sistema della ricerca con un meccanismo di tutele crescenti".

Nello specifico, spiega il Mur, si prevedono forme di collaborazione da parte di studenti durante il corso di laurea o di laurea magistrale per un massimo di 200 ore l'anno. Gli studenti potranno fornire assistenza all'attività di ricerca in aggiunta alla collaborazione ai servizi universitari. Il compenso può arrivare a 3.500 euro l'anno. Si introducono poi due tipologie di borse di assistenza all'attività di ricerca: una junior, destinata ai laureati magistrali o a ciclo unico per iniziare percorsi di ricerca sotto la supervisione di un tutor; una senior per i dottori di ricerca che potranno svolgere attività di ricerca. In entrambi i casi la durata va da un minimo di un anno a un massimo di tre. Il trattamento economico sarà stabilito con un decreto del ministro dell'Università e della ricerca. A

rriva poi, precisa sempre il ministero, il contratto postdoc che potrà essere sottoscritto dal dottore di ricerca (con possibilità di deroga EPR per aspiranti tecnologi). In questo caso potranno essere svolte attività di ricerca, nonché di collaborazione alle attività di didattica e terza missione. In merito al trattamento economico, l'importo minimo sarà stabilito con decreto del ministro in misura non inferiore al trattamento iniziale spettante al ricercatore confermato a tempo definito (13 mensilità e TFR). La durata va da un minimo di un anno a un massimo di tre. Rimangono in essere i contratti di ricerca, introdotti nel 2022, per i quali è in corso la contrattazione ARAN-sindacati. Viene poi introdotta la figura del Professore aggiunto (Adjunct professor), che potrà svolgere nelle Università specifiche attività di didattica, di ricerca e di terza missione, arricchendo, con il proprio contributo, il percorso formativo degli studenti mediante un approccio più pratico e multidisciplinare. Il contratto potrà avere una durata minima di tre mesi fino ad una durata massima di tre anni.

"Si tratta di una vera e propria 'cassetta degli attrezzi' a disposizione delle Università, degli EPR e delle istituzioni AFAM, con strumenti differenziati a seconda dei diversi livelli di ricerca e con tutele crescenti via via che si avanza nel percorso accademico" sottolinea la ministra Bernini, parlando di "un intervento di grande impatto sul sistema della ricerca, con cui si intende superare il precariato storico che affligge da tempo il settore e iniettare nuova linfa con strumenti diversificati per attrarre e trattenere i migliori talenti nel circuito della ricerca e dell'innovazione scientifica".

"E' stata scelta la strada del ddl perchè su questo provvedimento siamo aperti al confronto in misura massima" prosegue Bernini, aggiungendo che "già nella stesura del testo abbiamo preso in considerazione larga parte delle osservazioni delle Università e abbiamo avuto un dialogo preliminare anche con i sindacati. È un percorso - conclude - che proseguirà sia in Parlamento sia con incontri al ministero: il contributo degli stakeholder, dei sindacati e delle associazioni di categoria per una riforma innovativa e sostenibile è fondamentale".

Fisco: Leo, 13 dlgs riforma, oggi dogane e imposte indirette

"Con i due approvati oggi siamo a 13 decreti delegati della riforma fiscale. In un anno abbiamo rivisto buona parte del sistema fiscale". Lo ha detto il vice ministro dell'Economia Maurizio Leo nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm. "I provvedimenti approvati oggi - ha specificato - riguardano le dogane e le imposte indirette diverse dall'Iva. Abbiamo lavorato sulle successioni per regolare i rapporti, disciplinato il Trust, che non aveva una codifica organica nel nostro regolamento. Abbiamo messo mano ai trasferimenti di azienda nell'ambito dei familiari. Oggi molti giovani quando si apre una successione devono pagare le imposte ipotecarie, le banche devono liberare subito le somme in maniera che i giovani le abbiano a disposizione per poter versare le imposte. Sulle Dogane abbiamo preso un testo unico con oltre 300 articoli e lo abbiamo portato a 120 e rivisto l'istituto del contrabbando". 






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