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Economia
Ex Ilva, rumors: slittano ripresa Afo5 e il lancio del nuovo forno elettrico

Slittano la rimessa in opera di Afo5 e il debutto del forno elettrico, mentre restano da assumere ancora 95 dipendenti rispetto all'accordo originario del 2018. Ecco il piano industriale 2021-2025 di Am InvestCo Italy, discusso con i leader dei sindacati nell'incontro del 12 gennaio, ma coperto da confidenzialita'. Nelle 29 slides del documento, di cui Il Messaggero e' venuto in possesso, si delinea il percorso della societa' siderurgica oggi al 100% di ArcelorMittal nella quale entro il 5 febbraio, entrera' Invitalia (100% del Tesoro) con il 38% del capitale, pari al 50% dei diritti di voto, attraverso un aumento di capitale di 400 milioni con una governance paritetica nel cda.

La nuova Ilva beneficera' a regime di 2,152 miliardi di investimenti. Dopo i 270 milioni del 2020, quest'anno saranno spesi 310 milioni, di cui 153 sul fronte ambientale, 107 su quello industriale, 50 su Afo5 (per il completamento di tutte le specifiche tecniche e la progettazione dell'intervento con i fornitori principali e assegnazione ordini); nel 2022 saranno investiti 412 milioni, di cui 146 ambientali, 126 industriali, 110 Afo5 e 30 milioni per EAF che nel 2023 assorbira' 140 milioni su 433 milioni complessivi mentre 46 milioni sono ambientali, 181 milioni industriali e 66 per Afo5. In totale su Afo5 gli investimenti saranno 226 milioni, mentre 260 milioni per il forno elettrico con una capacita' di produzione di 2,5 milioni di tonnellate all'anno. Dal piano di produzione e spedizione al 2025 emergono altre novita'. A fine 2020 la capacita' si e' attestata a 3,4 milioni di tonnellate, destinati a salire a 5 milioni quest'anno, stabilizzarsi a 6 milioni nel 2022 e 2023, salire a 7 milioni nel 2024 e a 8 milioni nel 2025.

E' in questa slide (numero 3) che sono riportate le tabelle di marcia degli altoforni e risulta che Afo5 sia ancora in costruzione nel 2023, quando sembrava dovesse tornare in attivita' e invece la ripresa e' rinviata al 2024. E slitta anche il lancio del forno elettrico (EAF) che secondo le ultime previsioni, iniziera' nel primo trimestre 2024. Nella sintesi della produzione di acciaio che nel 2021 si attestera' a 5 milioni di tonnellate, 4,82 milioni di tonnellate saranno costituite da produzione laminati a caldo, di cui 2,6 rappresentati da verticalizzati. Nel dettaglio dell'utilizzazione degli altoforni e della produzione di ghisa 2021, Afo2 e' previsto in ripartenza a fine gennaio, a fine lavori Ilva in as, mentre Afo4 sara' fermato a marzo e aprile per manutenzione straordinaria.

La produzione di ghisa si attestera' a 4,76 milioni di tonnellate, di cui 1,42 milioni da Afo4, 1,62 milioni da Afo2, 1,72 milioni da Afo1. Sul fronte dell'utilizzazione delle acciaierie e della produzione di acciaio, in marzo e aprile e' fissata la fermata di Acc1 a causa del fermo di Afo4. Un'altra slide interessante e' la numero 10, descrittiva delle spedizioni totali verso i committenti, sempre quest'anno. Saranno 4,6 milioni totali, in aumento del 37% rispetto ai 3,3 milioni dello scorso anno. Nel dettaglio le spedizioni dallo stabilimento di Taranto si attesteranno a 2,5 milioni di tonnellate, in aumento del 13% rispetto ai 2,2 milioni di tonnellate del 2020. Infine riguardo il personale in forza, sono 4 mila in cig piu' 500 in ferie e 500 per fuori per assenze diverse. 

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