Economia

Fed, dal Beige Book il via libera al taglio dei tassi in autunno

di Daniele Rosa

L’economia americana si sta raffreddando, per la gioia di Jerome Powell

Fed, il Beige Book dà il via libera al taglio dei tassi in autunno

Mentre la Bce ha lasciato i tassi invariati la Fed pensa che sia arrivato il momento di abbassarli. La novità viene dalle indicazioni del Beige Book della Federal Reserve. L’indicatore, pubblicato otto volte in un anno, prende in considerazione i trend economici dei 12 distretti in cui la Fed ha suddiviso gli Stati Uniti. Rappresenta il termometro dell’economia a stelle e strisce dal lato del lavoro, dei prezzi, dell’economia. I dati confermano che anche l’attività economica si sta raffreddando, coerentemente con altri indicatori quali il mercato del lavoro e il prodotto interno lordo.

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Quindi, se questo trend si manterrà, a partire da settembre, la Federal Reserve potrebbe finalmente abbassare i tassi di interesse. Nel documento ufficiale si legge che "L'attività economica ha mantenuto un tasso di crescita tra il leggero e il moderato nella maggior parte dei distretti. Tuttavia, mentre sette distretti hanno segnalato un certo livello di aumento dell’attività, cinque hanno segnalato un’attività stagnante o in calo, tre in più rispetto al periodo di riferimento precedente. I salari hanno continuato a crescere a un ritmo da modesto a moderato nella maggior parte dei distretti, mentre i prezzi in generale sono aumentati moderatamente”.

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Infatti sotto osservazione sono anche i prezzi, aumentati ad un ritmo moderato e, in un paio di distretti,  praticamente fermi. Nonostante gli americani abbiano mantenuto alta la spesa, gli acquisti si sono limitati agli elementi essenziali, con un abbassamento della qualità degli stessi. A differenza di prima si è notato una maggiore ricerca delle migliori offerte. 

A giugno i prezzi sono scesi dello 0,1%, lasciando il tasso su base annua al 3,0%, rispetto al 3,3% del mese precedente. E non sono stati solo i dati a confermare che il momento di invertire la rotta (dopo 4 anni e mezzo) sui tassi sembra essere arrivato. Christopher Waller, consulente della Fed, nella presentazione del Beige Book, ha sottolineato che il momento di abbassare il prezzo del denaro si sta avvicinando "Anche se non credo abbiamo raggiunto il nostro obiettivo finale ci stiamo avvicinando al momento in cui un taglio del tasso di riferimento può essere giustificato. Ora la situazione del mercato del lavoro è cambiata radicalmente.

Il mercato del lavoro è a un punto ottimale: la crescita dell’occupazione non è eccessiva se si tiene conto dell’immigrazione, la crescita dei salari nominali si avvicina al tasso compatibile con la stabilità dei prezzi, il tasso di disoccupazione si avvicina a quello che è considerato il suo valore a lungo termine, il tasso di posti di lavoro vacanti si sta avvicinando al livello pre-pandemico e il tasso di licenziamento involontario è rimasto stabile all’1% per più di due anni. Per quanto riguarda l’aspetto occupazionale del doppio mandato, è molto probabile che si otterrà un atterraggio morbido”.

Ma Waller non è stato il solo a parlare di possibile cambiamento di rotta. Altri membri della Federal Reserve si sono esposti in questa senso, incluso il suo presidente, Jerome Powell che ha dichiarato come “ sia migliorata la fiducia che l’inflazione si stia muovendo verso il 2%,  che è la condizione che la banca centrale ha posto per iniziare ad abbassare i prezzi del denaro. Le tre letture del secondo trimestre aumentano in qualche modo la fiducia. Adesso tutto sembra essere molto più bilanciato”. Parole che sembrano proprio dare il via libera al tanto atteso ribasso di settembre.