Immobili d'oro/ Preatoni compra Dubai Star e ad Affari dice: "Il mercato dell'emirato è in grande ripresa"

Ernesto Preatoni, l'imprenditore italiano che ha fondato Sharm El Sheik, insiste con i mercati emergenti e questa volta punta le sue fiches su Dubai, acquistando una torre, il Dubai Star che "si chiamerà Domina Tower", annuncia, di 48 piani e 100 milioni di euro di valore.
L'emirato è stato salvato dai cugini di Abu Dhabi nel 2009 da un gigantesco crack da quasi 60 miliardi di dollari proprio per lo scoppio di una bolla immobiliare senza precedenti. Bolla che ha rischiato di destabilizzare fortemente i mercati finanziari che si stavano allora riprendendo dalla crisi Usa dei mutui subprime.
Qualcuno continua ad avanzare dei dubbi circa la solidità del settore immobiliare di Dubai. Ma Preatoni si dimostra ottimista e determinato: "Un imprenditore dev'essere capace di anticipare i mercati", spiega raggiunto telefonicamente da Affaritaliani.it nel piccolo emirato.
"Quello di Dubai è un mercato in forte ripresa, perché arrivano soldi un po' da tutte le parti", aggiunge Preatoni che sottolinea l'enorme attrattività del Paese per gli investimenti stranieri. "Dubai dà l'impressione di essere un posto che intende difendere il capitale e gli investimenti, perché è tax free: non ci sono imposte sul reddito e la conseguenza è che arrivando i soldi che si dirigono soprattutto sul settore immobiliare, comparto dove oggi voglio essere presente", spiega ancora l'imprenditore.

Dopo il 2009 il metro quadrato "è sceso del 50%, mentre ora è risalito di un 20%, il che quindi vuol dire ancora un meno 40% rispetto alle quotazioni dei mesi immediatamente precedenti alla crisi. Ora, ci aggiriamo intorno ai 2.600 dollari al mq", dice.
Gli altri progetti nel mirino? "Ce ne ho. Qui a Dubai sono a caccia e ne sto visionando alcuni", spiega, perché "la domanda è fortissima e ha ripreso alla grande", scongiurando dunque il rischio di invenduto.
E si lascia andare a una battuta: "In Italia lo Stato è a caccia di tasse, mentre qui io sono a caccia di investimenti".