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Economia
Napoli e Palermo trainano il mercato immobiliare al Sud, Bari e Lecce frenano

A Napoli il mercato immobiliare va meglio dell’Italia e sfiora il valore dei primi anni Duemila. Mercato in crescita anche a Palermo, trainato dagli investimenti privati e dalla trasformazione urbanistica. A Bari e Lecce, invece, rallenta. All’acquisto in città si preferiscono investimenti lungo le aree costiere e soprattutto nel Salento. A picco anche Catania, in controtendenza rispetto alle altre città siciliane. Scenari Immobiliari e Cassa Depositi e Prestiti, promotori a Napoli del terzo “Forum del Sud. Investire nel territorio per rilanciare il Paese”, stimano tuttavia che Campania e Puglia chiuderanno il 2018 rispettivamente con 33.900 e 32.300 compravendite in aumento del 5,6% e 2,5%. Bene anche Sardegna e Basilicata con un incremento del 2,7% e 2,5%. Ferme le transazioni nel Molise (0,0%) non raggiunge l’1% la Sicilia nonostante la buona performance del capoluogo regionale. Le buone performance di Napoli e di Palermo appaiono ancora più significative se paragonate all’andamento del mercato immobiliare del proprio contesto territoriale. “Napoli è una capitale economica – dice Mario Breglia (nella foto), presidente di Scenari Immobiliari– ma è frenata nel suo potenziale da lacci urbanistici e culturali. Eppure è il primo mercato del Sud Italia e terzo del Paese.  Ci sono, compresa anche l’area esterna, una trentina di grandi aree da sviluppare, a cominciare da Bagnoli, per circa tre miliardi di euro di investimenti in dieci anni”. Marco Sangiorgio (Gruppo CDP) sottolinea che “il rilancio del Mezzogiorno, anche sotto il profilo dei valori immobiliari, passa attraverso grandi interventi di rigenerazione urbana: questo territorio ne ha bisogno per rinnovarsi rispetto a funzioni ed esigenze abitative che sono fortemente mutate rispetto alle passate funzioni di immobili ora dismessi. Stiamo lavorando anche sul fronte associativo per creare condizioni normative e fiscali in grado di favorire queste operazioni, di cui l’area delle ex Manifatture Tabacchi di Napoli, proprietà di CDP Immobiliare, per la quale siamo in attesa di poter firmare la convenzione urbanistica, può rappresentare un pivot significativo per il resto del Sud Italia. L’attenzione verso questo territorio è dimostrata anche dalle attività che Il Gruppo CDP ha avviato sul fronte dell’industria turistica italiana: come ci fanno notare gli esperti presenti al Forum, l’Italia ha la possibilità di valorizzare le infinite doti naturalistiche e culturali dei suoi territori a patto di disporre di una infrastruttura alberghiera capace di accogliere e offrire servizi adeguati”.

 

Nonostante le difficoltà, nel lungo periodo il mercato immobiliare residenziale della città di Napoli mostra una maggiore tenuta del numero di compravendite su base annua rispetto a quanto osservato a livello nazionale e regionale e nel resto delle regioni del Mezzogiorno. Differenze significative tra l’andamento del mercato partenopeo e quello degli altri territori presi in esame hanno iniziato a concretizzarsi a partire dal 2010, quando la città ha manifestato una maggiore resilienza di fronte alla contrazione del numero annuo di transazioni osservata a partire dai primi anni della recente crisi economica.

 

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